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Sinner positivo al Clostebol in un controllo antidoping, è innocente: colpa della pomata del fisioterapista

Sinner positivo al Clostebol in due controlli antidoping effettuati durante il torneo di Indian Wells. Subito scagionato dall’Itia che, in seguito ad un’indagine, ha confermato che l’assunzione della sostanza è stata involontaria: colpa della pomata usata dal fisioterapista. Nessuna squalifica per il 23enne che sarà regolarmente in campo agli US Open.
A cura di Vito Lamorte
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Jannik Sinner positivo al Clostebol, uno steroide anabolizzante, in due controlli antidoping al torneo di Indian Wells a marzo ma è innocente per la International Tennis Integrity Agency: tutta colpa della pomata usata dal fisioterapista per curare una ferita sul dito.

A poche ore dalla vittoria del Masters 1000 di Cincinnati, il tennista azzurro è stato trovato positivo al Clostebol, una sostanza vietata dall'International Tennis Integrity Agency (ITIA), ma il test si sarebbe svolto durante il torneo di Indian Wells andato in scena lo scorso aprile, ma il risultato sarebbe frutto di una contaminazione da parte

Il 23enne di Sesto Pusteria è stato scagionato e ha accettato di perdere i punti e il montepremi conquistato in occasione della competizione americana.

Sinner: "Ora posso buttarmi alle spalle un periodo davvero molto difficile"

In un comunicato stampa Sinner ha ha fatto sapere: "Ora posso buttarmi alle spalle un periodo davvero molto difficile e profondamente triste. Continuerò a fare il possibile per fare in modo di attenermi al programma antidoping dell’Itia, e sono circondato da un team molto attento e meticoloso”.

Come si legge nel comunicato, Jannik non ne sapeva nulla: l’Itia dopo mesi di indagini e udienze ha giudicato il numero uno al mondo completamente estraneo ai fatti ma vista la responsabilità oggettiva delle norme antidoping, Sinner perderà i punti ottenuti durante il torneo di Indian Wells, 400 in totale dopo la sconfitta in semifinale con Alcaraz. In base alle regole è lui il responsabile degli errori commessi dal suo team.

Il legale del numero uno al mondo, Jamie Singer, ha dichiarato: "Le regole antidoping devono essere estremamente strette perché abbiano effetto. Per questo può capitare che in alcuni casi anche atleti innocenti possano essere coinvolti. Non c’è alcun dubbio che Jannik Sinner sia totalmente innocente rispetto a questo caso ma il giocatore è responsabile di tutto ciò che accade all’interno del suo sistema, anche se non ne è a conoscenza, come in questo caso eccezionale”.

Dopo la vittoria di Cincinnati, Jannik Sinner sarà regolarmente in campo agli US Open tra qualche giorno.

ATP: "Incoraggiati che non sia stata riscontrata alcuna colpa o negligenza da parte di Sinner"

Questa la nota dell'ATP sul procedimento dell'ITIA e la riscontrata innocenza: "Siamo incoraggiati dal fatto che non sia stata riscontrata alcuna colpa o negligenza da parte di Jannik Sinner. Vorremmo anche riconoscere la solidità del processo di indagine e la valutazione indipendente dei fatti nell'ambito del Tennis Anti-Doping Programme (TADP), che gli ha consentito di continuare a competere. Questa è stata una questione impegnativa per Jannik e il suo team e sottolinea la necessità che i giocatori e i loro entourage prestino la massima attenzione nell'uso di prodotti o trattamenti. L'integrità è fondamentale nel nostro sport".

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