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Sinner piegato in due dal dolore a Pechino viene deriso da Evans: crede sia tutta una finta

Brutta scena durante la partita di Pechino tra Sinner ed Evans con il secondo che ha preso in giro il primo, dimostrando di non credere al suo infortunio.
A cura di Marco Beltrami
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La partita tra Jannik Sinner e Daniel Evans è stata a dir poco intensa. Un match che sembrava in scioltezza si è trasformato invece in una battaglia per l'azzurro che oltre a fare i conti con l'avversario ha dovuto fronteggiare anche un infortunio. Un problema alla coscia che lo ha tormentato già nel finale del secondo parziale ma che non gli ha impedito di trionfare, qualificandosi al secondo turno.

Insomma il numero uno del tennis italiano ha voluto fortemente questa vittoria confermandosi più forte anche dei problemi fisici. Che le cose non stessero andando per il meglio lo si è capito palesemente in avvio di terzo set. Jannik ha iniziato a toccarsi la coscia visibilmente preoccupato, cercando anche di trovare conforto nel suo angolo. Nonostante tutto Sinner ha continuato a giocare, zoppicando però in occasione dei suoi movimenti a gioco fermo.

Sul punteggio di 3-0 a suo favore ecco la decisione di ricorrere alle cure del fisioterapista/massaggiatore per cercare di trovare un rimedio al dolore. Nel momento in cui Sinner si è avvicinato alla sua panchina con la richiesta formalizzata all'arbitro, anche Evans si è fermato. Le telecamere però hanno immortalato un suo gesto particolare. Il giocatore britannico ha fatto finta di zoppicare usando anche la racchetta come se fosse un bastone. Sorriso sarcastico per lui che poi ha allargato le braccia, scambiando anche un cenno con il suo angolo.

Un modo per prendere in giro il suo avversario e dimostrare di non credere al suo infortunio, alla luce di come stava giocando. Sinner non si è accorto di nulla e la partita è andata regolarmente avanti fino alla sua vittoria. Tra l'altro Jannik ha rischiato di farsi ancor più male dopo una caduta che non gli ha impedito però con una prodezza di rispedire la panchina dall'altra parte del campo. Una dimostrazione forte della sua voglia di vincere, più forte anche dei guai fisici che lo hanno accompagnato nell'esordio al China Open.

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Al contrario del suo avversario che anche in passato si è contraddistinto per situazioni oltre le righe, Jannik Sinner ha mantenuto un atteggiamento impeccabile. Basti pensare che dopo la vittoria, al momento dell'uscita dal campo del britannico sconfitto, l'azzurro gli ha riservato un applauso. Un fair play che precedentemente però non era stato ricambiato.

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