Sinner paga la tensione alla prima dopo il ‘caso doping’: poi si riprende e regola McDonald agli US Open
Buona la prima per Jannik Sinner agli US Open 2024. Vittoria 3-1 in rimonta su Mackenzie McDonald per il numero uno della classifica ATP nel match del primo turno dell'ultimo Slam dell'anno che era anche la sua prima partita dopo il ‘caso doping' che lo ha visto protagonista dopo la vittoria a Cincinnati (era risultato positivo in due test dello scorso marzo al Clostebol ma aveva evitato la squalifica per aver immediatamente scoperto come quella sostanza considerata illegale era finita, seppur in infinitesima parte, nel suo organismo, cioè a causa di un massaggio senza guanti del suo ex fisioterapista che aveva usato una pomata contente Clostebol per una ferita rimediata ad un dito della mano).
La notizia è divenuta di dominio pubblico solo nel momento in cui è arrivata la sentenza di assoluzione da parte del tribunale antidoping dell'ATP (l'ITIA) e questo comunque lo ha fatto finire al centro di un terremoto mediatico nel quale si è trovato (e si trova ancora) a dover fronteggiare accuse e sospetti da parte di alcuni colleghi ed ex tennisti. Giorni complicati dunque per il tennista azzurro che tornando in campo per la prima volta si sono fatti inizialmente sentire.
L'inizio del match d'esordio all'US Open contro Mackenzie McDonald è stato infatti al limite del disastroso per un Jannik Sinner apparso contratto e teso e in difficoltà anche su quei colpi che, come dimostrato in passato, potrebbe giocare anche ad occhi chiusi. Un'impasse di cui lo statunitense, giocando al contrario un gran tennis, ha approfittato portando a casa agevolmente il primo set con il punteggio di 6-2.
All'inizio del secondo set è poi arrivata la svolta per il numero uno del mondo che, dopo aver subito il break al primissimo game, ha poi cambiato atteggiamento iniziando a macinare gioco e rispolverare quei colpi che lo hanno portato in cima alla classifica ATP togliendo pian piano le certezze all'avversario che è crollato sotto le bordate di un rinvigorito Jannik Sinner che da lì in poi ha concesso solo le briciole.
Due soli game concessi nel secondo set, uno nel terzo e nuovamente due giochi nel quarto per chiudere in circa due ore e mezza questo complicato match d'esordio agli US Open e guadagnarsi l'accesso al secondo turno dove affronterà un altro statunitense, vale a dire Alex Michelsen.