Sinner non è caduto nella solita trappola di Medvedev a Miami: “Ho visto cosa stava facendo”
La partita di Jannik Sinner contro Daniil Medvedev, valida per la semifinale del Miami Open, ha rasentato la perfezione. Il tennista italiano che domenica si giocherà la finale del Masters 1000 è stato bravo a disinnescare il russo, battendolo per la quinta volta consecutiva (dopo i primi 6 ko). Missione compiuta non solo dal punto di vista tecnico per Sinner, che è riuscito a non cadere in una delle solite trappole del russo sempre abile in termini di "mind games".
Medvedev letteralmente triturato da Sinner ha iniziato a sfogarsi con il suo angolo, cercando di trovare consigli all'altezza per contrastare l'azzurro. Ha iniziato a parlare Daniil con il duplice obiettivo di ricevere indicazioni e anche magari di farsi sentire dal suo avversario, per cercare di condizionarlo. E invece l'attuale numero 4 del mondo ha trovato un muro: Sinner infatti sapeva già a cosa sarebbe andato incontro ed è riuscito a mantenere la concentrazione altissima, soprattutto in occasione delle poche palle break a favore.
Sinner spiega come ha battuto Medvedev a Miami
Nell'intervista a bordo campo con Martina Navratilova, e altre grandi glorie per Sky Sports, Sinner ha spiegato infatti come ha disinnescato Medvedev: "Ho visto che parlava molto, ma lui lo fa sempre. Ero preparato a questo. Il linguaggio del corpo è molto importante, puoi fingere un certo tipo di atteggiamento e poi giocare comunque bene. Ci sono molti modi che conosciamo per farlo. Ho visto quello che stava facendo ma ho provato a restare concentrato perché mi sentivo bene, anche il mio team era molto rilassato, abbiamo fatto un buon lavoro di squadra".
Dal punto di vista tecnico poi Sinner si è soffermato su quelli che sono stati i momenti decisivi della partita: "Ho servito molto bene nei momenti importanti, ho gestito bene le situazioni ad inizio set quando ha avuto chance importanti. Sono molto contento, Daniil non ha giocato il suo tennis migliore, ha sbagliato palle che di solito non sbaglia e ne ho approfittato".
La priorità di Sinner, a prescindere dalla finale del Miami Open, è sempre la stessa ovvero quella di provare a migliorare costantemente: "Mi sveglio al mattino cercando di fare del mio meglio e questo è quello che conta. I risultati arrivano di conseguenza e sono molto felice che stiano arrivando. Ma so anche nella mia mente che posso ancora migliorare un paio di cose. Posso andare di più a rete, migliorare sulle palle corte, e anche fisicamente posso ancora crescere. Lavoriamo molto anche durante i tornei per raggiungere questi obiettivi".