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Sinner nel Presepe napoletano, la reazione in diretta tv da Fazio suscita le risate del pubblico

Il campione di tennis stuzzicato dal conduttore di Che Tempo Che Fa: “Sai che la tua statuina con la coppa è la più presente a San Gregorio Armeno?”. La replica di Sinner è laconica.
A cura di Maurizio De Santis
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Jannik Sinner è il personaggio del momento. Numero uno al mondo, vittoria in finale alle Atp Finals di Torino e 2024 da incorniciare per i successi agli Australian Open e all'US Open. La sua immagine è ovunque, non solo nelle pubblicità che gli fruttano un bel po' di introiti ma anche sul Presepe. Glielo fa notare Fabio Fazio che lo ospita in collegamento a "Che Tempo Che fa". Durante i minuti dell'intervento, oltre alle domande di tipo sportivo e professionale, c'è spazio anche per il riferimento ai suoi simulacri lavorati a mano dagli artigiani. Proprio così, il campione di tennis figura tra le statuine del tradizionale diorama partenopeo: tra i banchetti di San Gregorio Armeno, la strada dedicata ai preziosi lavori dell'arte napoletana, la figura dell'alto-atesino è una delle più gettonate.

"Sai che sei la statuina del Presepe più presente quest'anno a Napoli? Sei il pastore dominante…", gli dice il conduttore. "…con la coppa", aggiunge Luciana Littizzetto. Sinner ascolta e dal sorriso sornione che ha stampato sul viso si capisce già qual è il tono della sua risposta. "Ah guarda… non vedevo l'ora…", lasciando sfumare così quella osservazione sugli applausi e sulle risate del pubblico in studio. Fazio non raccoglie e chiosa con molto savoir faire quella battuta.

Nella serata in cui la Nazionale italiana di calcio incassa una pesante sconfitta a San Siro contro la Francia, deludendo i quasi 70 mila tifosi accorsi allo stadio, Sinner invece non ha tradito le aspettative. L'ovazione lo ha accompagnato durante le interviste, subito dopo aver battuto Fritz, e più ancora nel momento in cui ha sollevato il trofeo vinto.

Fazio gli chiede: "Sei il primo tennista italiano a vincere le ATP Finals e senza perdere nemmeno un set. A vederti si capisce quali sono la tua forza e il tuo sacrificio, ma a che punto del tuo potenziale sei?". Il numero uno al mondo evita toni trionfalistici e resta coi piedi per terra. Dà una risposta molto sensata: "A 23 anni non puoi essere al 100%. Nessuno di noi a 23 anni era perfetto e nessuno lo sarà però ho il mio team a fianco che mi aiuta. Se vuoi mantenere questa posizione devi lavorare sempre".

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Che effetto fa rivedersi in tv dopo i match disputati? Fazio prova a scalfire l'aplomb di Jannik e azzarda: "Ti commuovi a vederti giocare?". Anche in questo caso la replica è asciutta e diretta: "Io gioco e basta, non penso ad altro in campo, sicuramente questo titolo è molto speciale avendo giocato in Italia con il pubblico italiano".

Ma c'è molto di più dietro questo trionfo, giunto sul ‘the end' di un'annata eccezionale a livello personale: "L'anno scorso eravamo molto vicini a riuscirci, quest’anno è una sensazione completamente diversa, vincerlo davanti a tantissimi spettatori è un grandissimo onore e una bellissima emozione". Il successo a Torino è stata la ciliegina sulla torta, adesso lo attende l'avventura in Coppa Davis a Malaga per le Finals che vedranno l'Italia difendere il titolo conquistato nella scorsa edizione.

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