Sinner, Musetti e altri sei: c’è una generazione di tennisti italiani che può dominare il tennis
Per una quarantina d'anni l'Italia del tennis maschile ha faticato tremendamente. Già il raggiungimento di un ottavo di finale o di un quarto in una prova dello Slam era un risultato clamoroso. Pensare che un giocatore italiano potesse disputare una finale importante era più che un sogno, nonostante l'Italia tra gli anni '80 e gli anni '10 del Duemila ha comunque avuto dei buoni giocatori, buoni sì, ma fenomeni no. Ora la musica è cambiata. Berrettini si è qualificato per due volte alle Finals, ha soprattutto giocato la finale di Wimbledon.
Nel 2021 sia Berrettini che Sinner hanno giocato una finale 1000. Si sono confermati anche quest'anno a livelli altissimi, al netto una serie di infortuni, ora il primo grande step verso il vertice lo ha fatto Lorenzo Musetti, che dopo il successo di Amburgo si è affacciato per la prima volta nelle zone nobili della classifica. I moschettieri sono tre, ma in rampa di lancio ci sono una sfilza di giovani che fanno pensare che, come è stato per la Spagna negli ultimi trent'anni, ci possa essere un'armata italiana sui campi da tennis (che contano) in tutto il prossimo decennio.
Berrettini sta cercando di tornare nella top ten, Jannik Sinner già c'è, ora è numero 10 del mondo e da Umago farà partire la sua estate, che spera sia ricca come quella del 2021, quando vinse il 500 di Washington. Musetti invece ha appena conquistato il 500 di Amburgo, il primo titolo ATP della sua carriera. Sinner e Musetti fanno sognare l'Italia del tennis, ma non solo. Perché sono i giovani più forti, classifica alla mano, insieme a Carlos Alcaraz, che è molto avanti rispetto a Jannik e Lorenzo, ma che è stato battuto dai due azzurri negli ultimi tornei giocati.
Berrettini e Sinner sono già delle certezze assolute, Musetti si sta avvicinando ai piani altissimi. Ma dietro di loro ci sono tanti ragazzi italiani che stanno crescendo. Guardando la classifica 2022 degli Under 21 del tennis mondiale, quella che è di fatto la Race per la Next Gen di Milano, si trovano ben otto italiani tra i primi diciotto al mondo. Un dato eccezionale, che può far sognare, ancora di più tutto il movimento.
In questa classifica Alcaraz precede Sinner e Musetti – lo spagnolo concorre anche per il primo posto assoluto (è 2° dietro Nadal), Sinner nella Race complessiva è poco fuori la top ten, mentre Musetti è 21° in quella generale. Alle spalle dei big 3 ci sono alcuni giovani di belle speranze, e con talento come Rune e Jack Draper.
Al nono posto della Race degli Under 21 c'è Francesco Passaro, alle sue spalle il 2003 Luca Nardi, che si è qualificato per il torneo di Amburgo la scorsa settimana. Quattro top ten tra gli Under 21, niente male.
Ma non finisce qui. Perché undicesimo è Flavio Cobolli, che in questi giorni è andato a lezione di volée da Adriano Panatta, l'ultimo vincitore Slam a livello maschile per l'Italia. Seguono Maestrelli tredicesimo, Darderi quattordicesimo e Giulio Zeppieri, diciottesimo della Race, qualificatosi per il 250 di Umago.