Sinner lascia di stucco il suo avversario a Cincinnati: il colpo vincente è ai limiti dell’impossibile
Jannik Sinner supera brillantemente il secondo turno del torneo di Cincinnati battendo Michelsen e si qualifica per gli ottavi di finale. L'italiano ha giocato un match di alto livello contrassegnato da un paio di perle assolute. Negli ottavi giovedì sfiderà Giron, Baez o Thompson. Fuori Berrettini.
Sinner parte forte e poi trova un angolo impossibile
Quando scende in campo Sinner sa di essere favoritissimo, ma sa anche di non dover sottovalutare questo ragazzo americano, che tra pochi giorni compirà vent'anni e che soprattutto a Cincinnati ha vinto già tre partite, due di qualificazione e una nel tabellone principale, su Griekspoor in tre set. L'incontro parte come meglio non potrebbe: break in apertura per l'italiano, che mette il pilota automatico e tiene il vantaggio fino alla fine, 6-4 ed è primo set per Jannik, che però deve dar fondo a tutto il suo infinito campionario per stanare l'avversario.
Sinner annulla 8 palle break e passa agli ottavi
L'americano è un ragazzo di valore, sta crescendo, è vicinissimo al suo best ranking e risponde colpo su colpo. Serve bene e martella da fondo. Anche nel secondo set il punto più bello è di Sinner, che nel complesso però non riesce a far valere il suo gioco. Michelsen gioca bene e sa di essere al centro di un palcoscenico in cui ha tutto da guadagnare. Palla break annullata sul 5-5. L'americano ha l'opportunità del 6-5, ma Sinner è il numero 1 al mondo e si vede, c'è il break: 6-5 e si va a servire per il match. Poco dopo l'azzurro chiude l'opera: vittoria e ottavi di finale a Cincinnati.
Berrettini ko con Rune al primo turno di Cincinnati
Negli ottavi, che disputerà venerdì, Sinner sfiderà uno tra Baez, Giron e Thompson, che ha eliminato la testa di serie Humbert. Il tabellone prevederebbe nei quarti eventualmente Rublev. Ha perso invece Matteo Berrettini, superato in tre set dal danese Holger Rune, che ora è sulla strada di Alcaraz, l'altro grande favorito. In tabellone anche Musetti e Arnaldi.