Sinner ko con Shapovalov, ma la sconfitta degli Australian Open conferma che sarà un campione
Jannik Sinner è stato eliminato al primo turno degli Australian Open. L'azzurro è stato sconfitto in 5 set dal canadese Shapovalov che si è imposto dopo quasi quattro ore di gioco. Ma non bisogna fare nessun dramma, anzi bisogna solo applaudire Sinner. L'altoatesino ha dato più del massimo, ha giocato per cinque set contro il numero 12 del mondo, che da anni è un predestinato e che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per superare il turno.
Perché Sinner va applaudito dopo il ko con Shapovalov
Nell'era moderna non era mai successo che il giorno successivo alla chiusura di un torneo iniziasse una prova del Grande Slam. Ma la pandemia ha provocato anche questo. Lo stop per un giorno dell'attività tennistica la scorsa settimana, a causa del contagio di un impiegato dell'albergo in cui alloggiano i giocatori e le giocatrici, ha provocato uno sforzo enorme per tutti i tennisti che sono avanzati fino alla finale dei tornei in programma. Sinner ha disputato quattro partite in tre giorni, ottavi e quarti li ha giocati a distanza di poche ore venerdì, poi sabato ha sconfitto Khachanov dopo avergli cancellato un matchpoint e infine domenica ha vinto in finale il derby con Travaglia. In campo ci è stato tantissimo e non era facile giocare anche oggi, per giunta contro un avversario di alto livello come Shapovalov.
Il programma di Sinner dopo gli Australian Open
E c'è modo e modo di perdere, Sinner è stato sconfitto al termine di una lunga battaglia in una partita giocata benissimo sia da Jannik che da Shapovalov che si è imposto con il punteggio di 3-6 6-3 6-2 4-6 6-4. Sinner lascia l'Australia, dopo essersi allenato con Nadal, e con un torneo ATP vinto, risultato che in questo momento lo ha portato al 32° posto della classifica mondiale (32 sono le teste di serie in uno Slam), e non è poco. E ora mentre gli altri cercheranno di vincere il primo Slam del 2021 l'azzurro avrà la possibilità di rifiatare qualche giorno prima di prepararsi per giocare sul cemento Doha, Dubai e Miami.