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Australian Open

Sinner incrocia la fidanzata di Zverev dopo la finale e ha una reazione istintiva: “Scusami”

Il video mostra il numero uno al mondo a mani giunte quando incontra Sophia Thomalla nella pancia della Rod Laver Arena. Il gesto che fa è di umiltà e di grande rispetto.
A cura di Maurizio De Santis
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Jannik Sinner è appena sceso nella pancia della Rod Laver Arena. Lassù ha raccolto l'ovazione del pubblico per aver vinto gli Australian Open per la seconda volta consecutiva e per il bel gesto fatto nei confronti dell'avversario, Zverev, visibilmente affranto per la sconfitta e per la consapevolezza che dinanzi a un giocatore di quella risma può nulla. La frustrazione del tedesco s'è tramutata in lacrime, non ha provato nemmeno a contenerle perché non ce l'avrebbe mai fatta. Laggiù, mentre si dirige verso lo spogliatoio, lontano dai clamori della folla, il neo campione in carica s'è distinto ancora una volta essendo semplicemente se stesso.

Cosa ha fatto? L'episodio è stato ripreso dalla telecamere sistemate in quel punto dell'impianto. Si nota il numero uno al mondo salutare alcune persone, anche in maniera abbastanza calorosa, poi si ritrova davanti una donna che accenna un saluto che ricambia con un atteggiamento a sorpresa. Sinner alza le braccia e congiunge le mani a mo' di preghiera, si sta scusando. Le tende una mano poi l'abbraccia con affetto. Proprio così. Perché? La persona alla quale si rivolge è Sophia Thomalla, la fidanzata di Zverev.

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Dopo aver provato a rincuorare Alexander, psicologicamente devastato per aver solo sfiorato la grandezza ancora una volta, Jannik ha voluto manifestare compassione, intesa come comunanza di dolore e non si pietà verso chi è infelice, alla compagna del tedesco. Sfumature d'umiltà, di classe e di grande rispetto per la persona che ha battuto sul campo e adesso appare inerme e schiacciato sotto il peso delle sue fragilità.

Zverev aveva gli occhi gonfi e rossi per le lacrime. Li teneva bassi, sembrava fissare un punto qualsiasi nel vuoto dell'arena che per lui era diventata incredibilmente piccola e soffocante. Avesse potuto, sarebbe scomparso. È stato il momento peggiore come uomo e sportivo. In situazioni del genere, così stressanti sotto il profilo emozionale, il confine è sempre molto labile. Sophia era in tribuna a guardarlo, a sentirne la voce rotta dall'emozione al momento della premiazione.

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In conferenza stampa il tedesco ha trovato la forza e le parole perse poco prima. "Jannik è di un altro pianeta. È molto, molto simile a Novak quando era al top. Entrambi sbagliano raramente. Da fondo campo mi ha dominato completamente. Si muove meglio di me. Ha colpito i suoi dritti meglio di me. Colpisce i suoi rovesci meglio di me. Risponde meglio di me. È più bravo a fare le volée. Ha vinto e se l'è meritato". Il viaggio continua, ha scritto successivamente su Instagram. Ha perfino incontrato il suo ‘carnefice' in aereo. Ma non è solo. Sophia è lì, a medicare le sue ferite.

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