Sinner implacabile agli US Open, Sonego battuto in tre set: Jannik ai sedicesimi
Tra Jannik Sinner e Lorenzo Sonego non c’è mai stata partita. Il secondo turno degli US Open si è rivelato senza storia con il primo che si è imposto agevolmente in tre set con il punteggio di 6-4, 6-2, 6-4. Prosegue dunque la cavalcata di Sinner nello Slam newyorkese. Ora ad attenderlo ci sarà il vincente della sfida tra Etcheverry e Wawrinka, due giocatori alla portata dell'altoatesino.
Non c'è due senza tre, con Sinner che ha trovato il terzo successo in altrettanti confronti con il suo connazionale. Una partita che il numero 6 del mondo ha messo sui binari giusti sin dall'inizio. Nella grande regolarità degli scambi da fondo, senza particolari variazioni Jannik ha avuto vita facile con maggiore potenza e precisione. Difficile così trovare contromisure da parte di Sonego.
I break iniziali in tutti e tre i parziali hanno permesso a Sinner di giocare anche più rilassato, senza essere di fatto praticamente mai costretto a inseguire. Il linguaggio del corpo di Sonego ha tradito la sua frustrazione, per l'essere costretto sempre a spingere al massimo per tenere testa al compagno di Davis in grande spolvero.
6-4, 6-2, 6-4 e tutti a casa dunque con Sinner che si presenta nel migliore dei modi al terzo turno del torneo, aspettando magari gli altri connazionali Berrettini e Arnaldi. Ora i suoi US Open passeranno dal confronto tra la grande gloria Wawrinka e l'argentino Etcheverry. Poi ai quarti il possibile incrocio con Alcaraz, per una rivalità che sta diventando eccezionale.
Nell'intervista post-partita Sinner ha sottolineato le difficoltà della gara contro quello che è un suo amico, spiegando i grandi progressi effettuati grazie ad un lavoro durissimo con i suoi allenatori. Sulle possibili distrazioni poi che offre una metropoli come New York, nessun tentennamento da parte di Jannik che pensa solo a giocare il maggior numero di match possibile.
Queste le sue parole a Supertennis: "Ci conosciamo bene è un bravissimo ragazzo e sta facendo un gran lavoro col suo team. Oggi non era facile per entrambi, ma ho giocato bene servendo anche bene. Mi spiace per Lorenzo, ma purtroppo è il nostro sport. Stiamo facendo tante ore in campo: per migliorare devo spingere e fare cose diverse. Dietro c’è tanto lavoro, posso fare qualcosa meglio, ma dipende anche dagli avversari".