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Sinner gigantesco, ha un pensiero per Berrettini: svela cosa ha fatto per l’Italia in Coppa Davis

L’abbraccio di Berrettini a Sinner e le parole di Jannik per The Hammer alla fine dell’incontro che ha consegnato la Coppa Davis all’Italia sono le istantanee di un trionfo che spiega cosa vuol dire “vincere di squadra”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'abbraccio tra Berrettini e Sinner alla fine della sfida di Coppa Davis.
L'abbraccio tra Berrettini e Sinner alla fine della sfida di Coppa Davis.
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Le parole di Jannik Sinner per Matteo Berrettini. Nel momento del trionfo storico per l'Italia in Coppa Davis (vinta dopo 47 anni, battendo l'Australia 2-0) l'azzurro s'è distinto per la compostezza e la classe mostrate anche nel momento della gloria: ha voluto spendere una frase molto bella nei confronti del compagno di nazionale che, complici gli infortuni, non ha potuto far parte della squadra che è giunta a Malaga attraverso un percorso di qualificazione con luci e ombre, fino a spazzare via ogni dubbio nelle sfide decisive. Però era lì. Lo è sempre stato. Accanto al gruppo del capitano Volandri, c'era The Hammer che ha sofferto e gioito, incoraggiato e motivato. Si può fare la differenza anche così.

Un enorme grazie a Matteo – dice Sinner ai microfoni della Coppa Davis -. Ha avuto un anno molto difficile con molti infortuni. Significa molto per noi che sia venuto qui per tutti noi.

The Hammer si congratula con l'alto-atesino.
The Hammer si congratula con l'alto-atesino.

L'abbraccio di Berrettini a Sinner alla fine dell'incontro con Alex de Minaur è l'immagine che spiega bene cosa vuol dire "vincere di squadra", qual è la portata di parole come umiltà, sacrificio, lealtà che possono sembrare un guscio vuoto ma assumono un grande valore se abbinate al talento che brilla nella maniera più genuina. E Jannik, che poco prima aveva elogiato pubblicamente l'Australia (perché bisogna anche saper vincere), adesso ci tiene a scandire un concetto che mostra di avere particolarmente a cuore.

Matteo ci ha trasmesso tantissima energia positiva – ha aggiunto l'alto-atesino -. Grazie Matteo. Abbiamo condiviso molte cose insieme in tutto questo periodo. Ieri eravamo a un punto dall'eliminazione. Oggi possiamo festeggiare la vittoria. Siamo molto, molto felici davvero.

Che rumore fa la felicità? Strofe e musica le mette Sinner che sintetizza in poche battute tutto quel che è stato il cammino dell'Italia in questa stagione di Davis, oltre percorso personale che l'ha portato a misurarsi e a battere i più forti tennisti del Ranking Atp. A cominciare dal numero uno, Djokovic, sconfitto per due volte nel giro di poche settimane tra le Atp Finals di Torino (salvo cedere in finale) e poi a Malaga nella semifinale di Coppa

Abbiamo sofferto ma siamo una squadra unita, e ognuno di noi può sorridere di questo successo – la conclusione di Jannik -. Poi c'è anche Matteo che è venuto qui e ci ha sostenuto. Siamo contenti di alzare questa coppa. Ringrazio tutti gli italiani e tutto il pubblico che ci ha creduto anche quando le cose andavano male. Io ho portato tanta energia da Torino e abbiamo fatto ancora più gruppo, abbiamo sofferto già da Bologna ma siamo rimasti lì. E ora possiamo alzare la coppa.

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