Sinner fa il punto dell’anno contro Rune nel momento più sofferente: a fine scambio sono stravolti
Trentasette colpi, 58 secondi. È in questo lasso di tempo trascorso quasi in apnea che Jannik Sinner conquista con uno schiaffo al volo di dritto il punto più bello degli Australian Open 2025 per intensità dello scambio e tecnica esibite. A Holger Rune, che s'era illuso di poter approfittare del momento di difficoltà fisica dell'avversario, non restano che un sorriso quasi isterico e la presa di coscienza che contro un avversario del genere non hai scampo nemmeno se dai il meglio di te stesso. La palla break annullata nel terzo game del terzo set gli strozza l'urlo in gola.
Il "punto del torneo" segna la svolta nel momento più delicato
"Punto del torneo", così definisce quel passaggio l'account ufficiale dello Slam che restituisce l'immagine sfinita dei due contendenti esausti dopo lo sforzo. Entrambi a capo chino, provati e piegati in due per la fatica, appoggiati sulla racchetta e col fiato corto. La svolta del duello è tutta lì: nonostante il lieve malessere accusato e la sofferenza, e scandito dal tremore alla mano destra, il campione in carica ‘spiega' perché è numero uno al mondo. Sembra vacillare e dà una percezione di sé preoccupante (come accaduto a Wimbledon dell'anno scorso con Medvedev): è impressione fallace perché il campione di San Candido trova risorse che solo giocatori del suo livello hanno in serbo, ne dà prova nella sequenza di colpi che accompagnano la notte italiana fino all'alba.
Lo scambio ingiocabile di Sinner: così vince un campione
Sinner serve da sinistra, piazza la giocata forte e centrale. Sulla risposta di Rune la palla disegna nell'aria una parabola velenosa, è così che inizia lo scambio senza fiato, col pubblico che muove la testa da una parte all'altra e a un certo punto si ritrova anche col naso all'insù per la parabola che viene fuori dal tentativo reciproco di chiudere il punto. Rovescio, palla corta, pallonetto, volée… il dualismo è avvincente. Rune, che ha capito come sta il rivale, cerca anche l'affondo di potenza e prova a sfiancarlo ma capisce di avere davanti una roccia. Jannik mette fine allo spettacolo tirando fuori dal repertorio una mossa ingiocabile. Il boato del pubblico e l'applauso fragoroso fanno da cornice a quel momento esaltante di grande tennis, spazzano via anche le mosse disperate dello scandinavo.
Vacilla, si rialza, vince: i colpi di classe del numero uno al mondo
È un déjà vu perché non è la prima volta che Sinner confeziona situazioni del genere rasentando la perfezione. Lo ha fatto per due volte contro Novak Djokovic, meritando le congratulazioni pubbliche del serbo: è successo nella scorsa edizione degli Australian Open, quando nel quarto game del quarto set risalì dal 40-0 e fece il break, e in un momento cruciale del confronto in Coppa Davis (2023). Era di nuovo sotto per 40-0 (nel decimo game del terzo set), annullò tre palle match di fila e inflisse la spallata decisiva fino a vincere la partita.