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Sinner è stufo: “Non vorrei neanche rispondere, di quello che pensa la gente mi importa poco”

Jannik Sinner è un po’ stanco di sentire ancora qualcuno che parla di poco attaccamento alla maglia azzurra dopo la sua rinuncia alle Olimpiadi di Parigi a causa di una tonsillite: “È una domanda a cui non vorrei neanche dover rispondere, poi sinceramente di quello che pensa la gente…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Jannik Sinner è ripartito forte dopo essere stato costretto a fermarsi a causa della tonsillite che lo aveva indotto a dare forfeit alle Olimpiadi di Parigi: nel suo esordio nel Masters 1000 di Montreal, il 22enne altoatesino ha battuto due set a zero il croato Borna Coric, col punteggio di 6-2/6-4. Una vittoria portata casa con la sicurezza del più forte, senza mai perdere il servizio. Adesso Sinner affronterà negli ottavi di finale il cileno Tabilo, che a sua volta ha battuto il nostro Sonego. Per Jannik è fondamentale andare il più avanti possibile nel Canadian Open (che si gioca ad anni alterni a Montreal e Toronto), visto che difende il bottino pesantissimo dei 1000 punti ottenuti con la vittoria del torneo nel 2023. Tuttavia nella conferenza post match, il campione azzurro si è trovato a dover rispondere ancora sulle polemiche dovuto alla sua rinuncia ai Giochi di Parigi: "Sinceramente di quello che pensa la gente… diciamo che ci do poca importanza, poco peso".

Sinner è il numero uno al mondo, l'Italia non era mai stata più in alto della terza posizione in tutta la storia del tennis, lo scorso anno ha guidato la nazionale ad una leggendaria Coppa Davis, eppure c'è sempre qualcuno pronto a questionare la sua dedizione alla causa azzurra, parlando di una "banale tonsillite" riguardo alla sua assenza dai Giochi, mentre qualcun altro lo mette nel mirino perfino per essersi fatto qualche giorno di vacanza in Sardegna con la fidanzata Anna Kalinskaya. Tutta spazzatura, di cui Jannik è un po' stanco.

Sinner stanco di critiche e polemiche: "Non vorrei neanche rispondere"

E allora quando gli chiedono ancora delle critiche ricevute per la rinuncia alle Olimpiadi, del sentirsi dire che se fosse stato attaccato davvero ai colori dell'Italia avrebbe potuto fare uno sforzo in più per andare a Parigi, Sinner sbotta, nei limiti dei suoi modi pacati: "È una domanda a cui non vorrei neanche dover rispondere onestamente. Credo che soltanto io e il mio team sappiamo davvero come mi sono sentito: da fuori è una cosa, da dentro è un’altra. Io soprattutto so come mi sono sentito. Lo avevo detto fin dall’inizio dell’anno che il mio obiettivo più grande erano le Olimpiadi, purtroppo però non ero neanche in grado di alzarmi dal letto. Poi sinceramente di quello che pensa la gente… diciamo che ci do poca importanza, poco peso".

E tuttavia qualcosa gli arriva e non deve essere piacevole leggere o ascoltare tate sciocchezze, per non dire cattiverie: "Non sono più sui social, che è una cosa che mi fa molto bene – spiega Sinner, come riportato da Ubitennis – Poi alcune cose le leggo comunque, è ovvio che quando apri il cellulare ci sono le notifiche e qualcosa lo vedo. So però anche di come sono io come persona e di quali persone ho intorno, che tengono tutte molto a me. Purtroppo questa volta è andata così, ci saranno sempre delle cose belle e altre un pochino più brutte, come questa. Capisco la reazione della gente, sono onesto, però ormai sono qua a Montreal e quello che è successo è successo".

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