Sinner è implacabile, trionfa nell’ATP 1000 di Shanghai: spazzato via Djokovic in finale
Jannik Sinner non lascia scampo al vecchio leone Novak Djokovic e lo batte due set a zero nella finale dell'ATP 1000 di Shanghai, col punteggio di 7-6/6-3. È il 17simo torneo vinto in carriera – il settimo quest'anno – dal 23enne altoatesino, che consolida la sua posizione di dominatore assoluto del tennis mondiale: lunedì Sinner sarà ovviamente ancora numero uno nel ranking, con un vantaggio sempre più abissale, addirittura di quasi 5000 punti (!), sul secondo che è Carlos Alcaraz, presente in tribuna a Shanghai al fianco di Roger Federer per assistere al match.
In questo momento – fatto salvo solo Alcaraz, che ha appena battuto Sinner di una incollatura nella finale di Pechino, ma poi a Shanghai ha pagato lo scotto perdendo contro Machac – non ce n'è davvero per nessuno quando Jannik scende in campo: il bolzanino non perde praticamente mai, è successo solo 6 volte in questo 2024, a fronte di ben 65 vittorie (!), con le ciliegine dei due tornei del Grande Slam vinti in Australia e a New York.
Sinner vince il tie-break del primo set con Djokovic
Il match con Djokovic ha avuto storia solo nel primo set, in cui sia il serbo che l'azzurro hanno tenuto agevolmente i servizi non facendo mai arrivare l'avversario a 40. Il tie-break è stato la logica conclusione del parziale, e lì Jannik ha alzato il livello come fa sempre nei momenti topici, volando subito 3-0, poi rintuzzando il tentativo di rientrare di Nole sul 5-3 e chiudendo 7-4.
Jannik vola via nel secondo set: break al quarto gioco con un punto pazzesco
La partita è di fatto finita lì. Sinner prima è arrivato per la prima volta a 40 sul servizio di Djokovic nel secondo game del secondo set, poi glielo ha strappato nel quarto gioco, chiudendo con un dritto in corsa pazzesco: 3-1, poi 4-1 senza più voltarsi indietro. Zero chance di riprendersi il break concesse al serbo e agevole 6-3 finale, in poco meno di un'ora e 40 di gioco.
Uno Jannik quasi col pilota automatico, solo che si tratta di una guida a tutta, ad una velocità che oggi nessuno può tenere nel tennis mondiale, soprattutto con questa continuità mostruosa. Questo formidabile campione ce lo abbiamo noi, e non sembra quasi vero, mentre assistiamo alla storia del tennis mondiale nel suo farsi.