Sinner e Djokovic si incrociano agli Australian Open e tutti i tifosi si accorgono della stessa cosa
Jannik Sinner andava a giocare il match di esibizione, Novak Djokovic si recava al campo per allenarsi. L'incrocio tra i due campioni di tennis nella pancia della Rod Laver Arena è stato molto professionale e cordiale, nulla di più. Un sorriso accennato, una stretta di mano, un cenno nei pressi dell'uscio e via, ognuno per la propria strada senza troppi convenevoli. L'impressione è che sia stato molto frettoloso, non avessero molto tempo a disposizione né abbastanza voglia di trattenersi a scambiare qualche chiacchiera oltre che un saluto più affettuoso. Ma le interpretazioni date a quel rapido vis-à-vis sono state differenti.
L'incontro frettoloso tra Djokovic e Sinner
Il modo in cui l'uno si è imbattuto nell'altro non è passato inosservato e ha generato più di qualche riflessione sulla freddezza presunta o, molto più semplicemente, sul momento particolare della giornata che li ha visti di fronte. E quella coincidenza ha destato perplessità anche per un'altra ragione: pochi istanti prima di trovarsi faccia a faccia con il numero uno al mondo, Djokovic era sembrato molto più espansivo con altre persone. Invece, né lui né l'alto-atesino si sono ‘scaldati' più di tanto: entrambi sono impegnati nell'Australian Opening Week, il tabellone di match non competitivi e disputati che precede lo Slam dall'altra parte del mondo, il primo e vero appuntamento della stagione.
I media serbi tirano in ballo la posizione di Novak sul caso Clostebol
Il giornale serbo Telegraf non s'è sbilanciato molto su quell'episodio in sé ma non ha potuto fare a meno di citare la posizione assunta da Novak relativamente al caso antidoping in cui è attualmente coinvolto Sinner: il modo in cui è stata gestita la vicenda (a cominciare dal lasso di tempo che è passato dalla comunicazione all'evidenza pubblica) ha destato dubbi sulla effettiva applicazione dei protocolli e sull'equità di condizioni riservati a tutti i giocatori. "Tutto dovrebbe essere standardizzato affinché ogni giocatore, indipendentemente dalla classifica o dallo status o dal profilo, abbia lo stesso trattamento", fu la riflessione della stella balcanica convinta ci fossero alcuni lati oscuri in tutto il contesto.
Sinner in attesa del verdetto della Wada
Sinner, prosciolto da un tribunale indipendente (ITIA) per la positività al Clostebol riscontrata nella primavera 2024, è ancora in attesa di capire cosa gli accadrà: se potrà continuare la stagione normalmente oppure essere costretto a saltarla (in tutto oppure in parte). Tutto dipende dall'esito del ricorso presentato dall'agenzia mondiale antidoping (Wada) al Tribunale d'arbitrato sportivo (Tas) che non ha ritenuto sufficiente il verdetto di "nessuna negligenza né colpa" con cui ha chiuso il caso.