Sinner dà lezioni di autoironia agli Australian Open, ridono tutti: “Questo è un segreto ragazzi”
Jannik Sinner è al terzo turno degli Australian Open. Il tennista italiano nella notte ha sconfitto nettamente, con un triplo 6-2, il qualificato olandese de Jong. Un altro successo secco per Sinner, che venerdì tornerà in campo con l'argentino Baez, che ha battuto in quattro set Galan. Dopo il successo Jannik, da campione qual è, ha detto che deve fare ancora meglio, ma nell'intervista fatta a caldo ha fatto impazzire gli spettatori con un paio di battute. Jannik pure a Melbourne ha conquistato tutti.
6-2 6-2 6-2. Una passeggiata il match con de Jong. Sinner sapeva di essere favorito e ha vinto senza patemi. Contento del suo rovescio slice, ma non del gioco nel suo complesso, perché c'è sempre qualcosa che si può migliorare: "A un certo punto ho giocato davvero bene. Di sicuro posso migliorare, dovremo vedere come reagirò quando i match saranno più combattuti".
Guarda avanti, pensa già alle fase finali del torneo, quelle che contano, ma intanto Jannik vince e dopo il match ha mostrato ancora una volta sé stesso. Un ragazzo simpatico, auto-ironico che in pochissimo tempo è riuscito a diventare in assoluto uno dei tennisti più amati e ci è riuscito anche con battute e dichiarazioni come quella fatta sulla Margaret Court Arena. Parlando anche dei suoi miglioramenti a livello fisico, Sinner ha mostrato la sua simpatia, la sua spontaneità dicendo: "Faccio tanta palestra, anche se non si vede".
Poi alla domanda: "Quanti chili (di muscoli) hai messo?", ha risposto: "Questo è un segreto ragazzi", poi forse per rompere il ghiaccio o forse perché Jannik è così spontaneo parlando del suo fisico ha detto: "Mi piacerebbe avere un fisico tutto muscoli, un fisico alla Baywatch… ma sono abbastanza felice del mio!". Ovazione del pubblico, che più avanti magari lo adotterà e lo sosterrà.
Infine ha parlato di cose fa nel giorno d'intervallo tra una partita e l'altra a Melbourne: "Non conta solo il giorno del match, sono importantissime, forse per certi versi anche più importanti, le giornate in cui non si gioca. Per me è importante sfruttarle per riposare, per allenarsi e staccare anche la testa dal tennis. Non faccio cose speciali, mi sveglio, faccio una sessione lunga fisica, gioco anche un po' a tennis e torno in hotel per riposarmi prima di preparare la partita del giorno successivo".