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Sinner criticato per il mancato messaggio a Jasmine Paolini: perché è un caso che non esiste

Un falso caso è quello relativo ai mancati complimenti via social di Sinner a Paolini. In realtà Jannik usa i social in modo molto limitato, non gradendo questo strumento.
A cura di Marco Beltrami
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È un momento d'oro per il tennis italiano, eppure c'è anche chi ha preferito creare un caso che di fatto non esiste. Il successo di Jasmine Paolini nel WTA 1000 di Dubai è stato celebrato sui social anche da tanti colleghi. Berrettini, Musetti e tanti altri si sono congratulati pubblicamente con la collega, protagonista di una bella impresa. C'è stato chi ha voluto sottolineare il mancato messaggio invece di Jannik Sinner, criticando il numero 3 del mondo. Una situazione che si poteva assolutamente evitare.

Nessuna dietrologia, o nessuna freddezza da parte di Sinner. L'operato del tennista italiano non deve essere certamente giustificato dal suo comportamento sui social. Uno strumento che in più occasioni Jannik ha rivelato di utilizzare il meno possibile e di non gradire. Il campione degli Australian Open infatti è quasi "costretto" a sfruttare le varie piattaforme, che fanno incetta di seguaci, soprattutto per parlare dei suoi appuntamenti e per motivi commerciali.

Nella conferenza stampa post-Australia infatti Sinner sull'argomento social fu perentorio: "Ai ragazzi dico di stare attenti. Perché magari oggi uno sta male ma sui social si postano foto dove va tutto bene. Io personalmente vivo meglio senza i social e continuerò a fare così. social non mi piacciono. Non è quella la verità, vedi certe cose ma non sono quelle". 

Questo non significa che Sinner non trova il modo di essere vicino ai suoi colleghi e connazionali, dimostrando la sua eccezionale sensibilità e umanità. Basti pensare alle parole di Berrettini, che ha sottolineato a più riprese, la vicinanza di Jannik nei suoi momenti difficili: "Mi è stato molto vicino e il suo sostegno ha rappresentato per me una luce nel buio, una speranza nei momenti di difficoltà. Userò tutta questa energia positiva per il mio tennis e per fare bene in questa stagione".

Stesso discorso per Garbin che ha parlato della grande vicinanza di Sinner in privato e in pubblico durante i mesi difficili dell'operazione. Anche Filippo Volandri, capitano degli azzurri di Coppa Davis, ha parlato alla vigilia delle Finals di quanto Sinner sia stato sempre presente anche quando non ha giocato con messaggi costanti a lui e alla squadra. Insomma su questo ha proprio ragione lui: i social non sono la vita.

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