Sinner confessa perché non ha fermato il gioco per avere il punto scippato: è una lezione di sport
Come ha reagito Jannik Sinner alla clamorosa svista arbitrale che gli ha impedito di mettere una seria ipoteca nel terzo set della semifinale di Montecarlo contro Tsitsipas? Con grande signorilità sia in campo che fuori. Il tennista numero due al mondo infatti si è fatto sentire in modo pacato dal giudice di sedia, pronunciando parole improntate alla saggezza per quella che è una vera e propria lezione di sport.
Chissà cosa sarebbe successo se ci fosse stato un giocatore più fumantino al posto di Jannik Sinner, in occasione della mancata chiamata che non gli ha permesso di andare sul 4-1. Il tennista italiano si è confermato un vero e proprio signore in sala stampa nel post-gara, spiegando perché non ha fermato subito l'azione: "So che avrei potuto fermare la partita ma non è compito mio, è compito dell'arbitro. La sua posizione era molto favorevole perché era la linea più semplice".
Impossibile non riconoscere l'errore commesso dall'arbitro da parte di Jannik che però non ha voluto riscaldare ulteriormente gli animi, mostrandosi anzi tranquillo: "Bisogna accettarlo. Tutti commettono errori. Bisogna accettarlo con un sorriso. Ma non è facile". Ha dato seguito a quanto fatto in campo il giocatore altoatesino che si è limitato, a segnalare all'arbitro il suo evidente errore. D'altronde anche lui avrebbe potuto fermare subito il gioco, ma si è concentrato sul gioco dimostrandosi troppo "buono".
Il solito Jannik che con il sorriso ti spiazza e dà il giusto peso alle cose. Uno sportivo a tutto tondo Sinner che è stato estremamente sfortunato nel match contro Tsitsipas. Ha pagato dazio a questo errore arbitrale e poi anche ai problemi fisici proprio in un momento in cui il match sembrava definitivamente girato a suo favore. Una mazzata metabolizzata con amarezza da Sinner che ora sfrutterà sicuramente queste situazioni per crescere ulteriormente, come ha sempre fatto.