Sinner batte a fatica Kotov e vola agli ottavi all’ATP Madrid: un problema fisico preoccupa l’azzurro
Jannik Sinner prosegue il suo cammino nel tabellone Masters 1000 di Madrid centrando la qualificazione agli ottavi di finale battendo in due set (6-2/7-5) un coriaceo Pavel Kotov che non ha reso facile la vita all'altoatesino numero uno del seeding che ha dovuto anche fare i conti con un problema all'anca destra.
Dopo aver perso il servizio nel primo game del match infatti il russo (72° nella classifica ATP) si è fatto valere sopratutto in risposta recuperando per ben due volte il break di svantaggio sfruttando anche un Sinner inizialmente in difficoltà nei turni di servizio. Alla distanza però il maggior talento del tennista italiano viene fuori e gli permette di chiudere il primo set sul 6-2.
Nel secondo set entrambi i giocatori alzano il proprio livello per quel che riguarda il servizio, ma nell'unico gioco combattuto, il terzo, Kotov riesce a strappare il break che lo porta momentaneamente avanti nel punteggio. Sinner paga un piccolo problema muscolare all'anca destra che lo condiziona soprattutto negli spostamenti laterali (è lui stesso più volte ad evidenziarlo al suo coach Vagnozzi che risponde incoraggiandolo ad andare avanti) ma, nonostante il dolore lamentato, nel decimo gioco riesce a rimettere in equilibrio il risultato strappando il servizio all'avversario proprio nel momento in cui quest'ultimo stava servendo per il set. Andando poi a vincere i due game successivi e (al quarto match point e dopo uno scriteriato servizio da sotto del russo) portando così a casa il match in due set chiudendo il secondo sul 7-5.
Un successo in poco più di un'ora e mezza che permette dunque a Jannik Sinner di accedere agli ottavi di finale all'Open di Madrid dove, con qualche preoccupazione riguardo le sue condizioni fisiche (espressa anche nell'intervista post match dove ha detto "Domani vedremo come sto e decideremo il da farsi"), affronterà il vincente del match tra l'altro azzurro rimasto ancora in tabellone, Flavio Cobolli, e il russo Khachanov.