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Simona Halep può tornare subito a giocare: il TAS ha ridotto la squalifica antidoping a 9 mesi

Il Tribunale di Losanna ha ridotto pesantemente la squalifica che Simona Halep aveva ricevuto nel settembre scorso: 4 anni di stop per essere risultata positiva ad un test anti doping di cui si era professata sempre innocente. Il TAS ha confermato l’assunzione involontaria ma ha riconosciuto “un certo livello di negligenza”, punito con 9 mesi di squalifica. Già scontati.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sospesa per quattro anni per doping dal 7 ottobre 2022 , la tennista rumena Simona Halep ha ottenuto dal Tribunale Arbitrale dello Sport nella giornata di martedì 5 marzo una riduzione della pena a soli nove mesi. Avendo già scontato il periodo in questione, la riduzione della pena le permetterà di ritornare subito sui campi da tennis.

Avendo un valore retroattivo la sentenza del TAS, per l'ex numero 1 del mondo si parla di un rientro immediato nelle competizioni, visto che i nove mesi sono stati già scontati a luglio 2023. Nella sua sentenza di martedì, il tribunale di Losanna ha di fatto cancellato la maxi squalifica iniziale (che l'avrebbe esclusa fino all'ottobre 2026), riducendola a soli nove mesi applicabile dal periodo compreso tra il 7 ottobre 2022 (primo giorno di squalifica) e il 6 luglio 2023.

Simona Halep in carriera ha vinto due Slam (Wimbledon e Roland Garros) arrivando in finale agli AO e in semifinale agli US Open
Simona Halep in carriera ha vinto due Slam (Wimbledon e Roland Garros) arrivando in finale agli AO e in semifinale agli US Open

Halep, vincitrice di due tornei del Grande Slam in carriera con i successi a Wimbledon e al Roland Garros, era stata indagata e successivamente squalificata per aver assunto il roxadustat, una sostanza vietata, riscontrato in un test anti doping durante gli US Open, nell'agosto 2022. Halep aveva fatto immediato ricorso e anche di fronte alle contro analisi che avevano confermato la positività aveva sempre dichiarato la propria innocenza, spiegando che l'assunzione della sostanza era avvenuta in modo accidentale. Tuttavia, la sentenza di primo grado aveva escluso l'errore e condannato la tennista ad una squalifica enorme.

A distanza di quasi sei mesi dalla squalifica ratificata nel settembre 2023, oggi il TAS ha concluso che il consumo di questa sostanza, avvenuto attraverso un integratore contaminato, non è stato intenzionale da parte della tennista. Alla Halep è stato riconosciuto comunque "un certo livello di negligenza", che determina il mantenimento della sanzione, anche se decisamente minore. La sentenza di Losanna condanna inoltre il tribunale etico che regola il tennis, l'ITIA, a risarcire la Halep: si tratta di una somma pari a 20.000 franchi svizzeri, poco più di 20 mila euro, per tutte le spese legali che la tennista ha dovuto affrontare per l'intera durata della controversia.

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