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Shelton campione di sportività a Shanghai: intercede per Korda con il giudice di sedia

Shelton durante la partita contro Korda ha assecondato una richiesta del suo avversario bocciata inizialmente dall’arbitro.
A cura di Marco Beltrami
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Ben Shelton si sta regalando una stagione eccezionale, consacrandosi nel circuito ATP a suon di risultati. La vittoria contro Sinner ha permesso all’americano di accedere ai quarti di finale del Masters 1000 di Shanghai dove ha affrontato in un bel derby l’altra sorpresa Sebastian Korda.

Una partita tra due dei giocatori più promettenti non solo del panorama tennistico americano, ma anche di quello internazionale che potremmo vedere costantemente nelle prossime stagioni a lottare per traguardi prestigiosi. Shelton e Korda si conoscono bene ovviamente pur non essendosi mai sfidati prima di oggi sia nei circuiti inferiori che a livello ATP.

Un confronto intenso e senza esclusione di colpi anche alla luce della posta in palio. Per entrambi c’è la possibilità di accedere a sorpresa in semifinale contro il polacco Hurkacz, in un torneo che ha perso tutte e quattro le prime teste di serie e senza Alcaraz e Medvedev pare non avere padroni.

Questo però non ha impedito ai protagonisti della sfida tutta statunitense di lottare con fair play. Molto bello in particolare un gesto di Shelton nei confronti dell'avversario. In occasione del tie-break decisivo, Korda ha voluto chiedere la revisione di un punto con il classico challenge. Il giudice di sedia però si è rifiutato di assecondare le volontà del figlio d'arte che avrebbe dovuto decidersi prima a farlo. Sebastian a quel punto ha protestato, ottenendo come risposta: "Non ti ho sentito, l'hai detto forse troppo piano".

Shelton che ha assistito al dibattito è intervenuto per garantire all'avversario la possibilità di sfruttare il "falco". "L'ho visto io chiederlo, Puoi concedergli il challenge". Un bel gesto anche perché Shelton avrebbe potuto tranquillamente fare finta di nulla e prendersi semplicemente il punto. Pur essendo sicuro di avere ragione, magari il challenge avrebbe anche potuto raccontare un'altra verità in un momento delicato della partita. Applausi per lui.

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