Shapovalov perde la testa col pubblico italiano, urla isteriche: “State zitti ca**o!”
Fa tutto Denis Shapovalov: vince contro Lorenzo Sonego, sbotta, discute con il giudice di sedia e con il supervisor, ingaggia un botta e risposta ironico con il pubblico degli Internazionali d'Italia ("scemo, scemo" gli urlando dalle tribune) verso il quale urla e gesticola, applaudendo in maniera ironica anche per quei buuuu che gli piovono addosso. Il protagonista è lui, il canadese che si prende la scena ancora una volta perché l'adrenalina gli ha un brutto scherzo e la rabbia è tale da procurargli guai ulteriori. Gli era successo anche durante gli Australian Open, in occasione della sfida contro Rafa Nadal ("siete tutti corrotti", sbottò in campo). La scena (o la sceneggiata) s'è ripetuta anche nella sfida contro l'italiano poi battuto 7-6, 3-6, 6-3.
Succede tutto quando si gioca il terzo set e Shapovalov ha il servizio. L'italiano risponde ma ferma subito il gioco facendo notare al giudice di seda che la palla è fuori. L'ufficiale di gara va a sincerarsi di persona e conferma la versione dell'azzurro. A quel punto l'avversario perde la testa, da lì in poi ci sarà un'escalation di gesti e parole fuori controllo che lo portano a battibeccare anche con gli spettatori: scavalca la rete (da regolamento non può farlo) per sostenere che il segno buono da valutare è un altro ma viene gelato dal giudice di sedia. Decisione confermata e penalty point inflitto al tennista tradito dal nervosismo.
Il dialogo tra Shapovalov e il giudice di sedia viene seguito tra l'ironia e il disappunto molto rumoroso manifestato dal pubblico. "Hai scavalcato la rete, non puoi farlo… questa è una code violation e devo punirti con un penalty point". Il canadese cerca di giustificarsi: "Ma no! Era solo per indicare meglio il segno della palla". E insiste anche quando gli viene fatto notare che deve stare dalla sua parte di campo. "Chiama il supervisor! Questa è una stronzata! Non sto facendo nulla di antisportivo, perché mi penalizzi? Non è giusto".
Lo scambio si svolge con il sottofondo di fischi da parte degli spettatori del Foro Italico. Nemmeno il conciliabolo con il supervisor basterà a calmare Shapovalov. È talmente stizzito che si volta verso il pubblico e urla "State zitti, cazzo!". Trascorre quasi una decina di minuti poi l'incontro riprende, non prima che il tennista ingaggi un ultimo duello verbale, questa volta con una persona sugli spalti, e poi applauda facendosi beffe dei presenti. La partita ricomincia, Shapovalov vince e poi fa ammenda dei peccati, scusandosi con il giudice di sedia e stringendogli la mano: "Mi spiace, so che stava solo applicando il regolamento".
Sbollita la tensione, Shapovalov dà la sua versione dei fatti. Lo fa durante la conferenza stampa del post match: "Mi stava solo dicendo di uscire dal campo, di andarmene da lì – è il riferimento al giudice di sedia, poi menziona anche il battibecco con gli spettatori –. Se quel disturbatore non è stato espulso è solo perché l'arbitro mi ha detto di non aver visto cosa è successo. Più in generale penso che uno spettatore che si comporta così vada espulso".