Serena Williams dà spettacolo con una canzone, è su Maria Sharapova: dopo anni la resa dei conti
Certe rivalità durano per sempre. Un esempio? Quella tra le due campionesse del tennis, Serena Williams e Maria Sharapova. A distanza di anni dal ritiro di entrambe, la giocatrice americana ha dedicato una canzone tra l'ironico e il provocatorio alla sua ex rivale russa, definita "la mia pallina da tennis".
In occasione dell'evento ESPY Awards ecco che Serena, microfono in mano ha iniziato a cantare, tornando sul dualismo con Maria Sharapova. L'identikit della destinataria della canzone è chiaro: "Potrebbe essere la mia pallina da tennis, la mia pallina da tennis. È russa, bionda e molto alta, molto alta. La gente diceva che avevamo una faida, avevamo una faida. Era presuntuoso e un po' scortese".
Williams non ha perso tempo per esaltare i suoi successi contro Sharapova: "L'ho battuta 20 volte. Solo una cosa è chiara, non c'è bisogno di rime. Lei mi ha dato sempre il massimo, in termini di colpi. Eravamo come i protagonisti di Challengers (il film), ma molto più competitivi. Quindi lasciate che lo metta a verbale, che potrebbe essere la mia pallina da tennis".
La canzone utilizzata da Serena Williams è una citazione di quella cantata dall'attore Jamie Foxx nell'edizione degli ESPY Awards 2003, quando dedicò una serenata alla ex numero uno del mondo. Una dimostrazione di quanto nonostante le dichiarazioni di facciata, il rapporto tra Serena e Maria, non sia dei migliori. Williams che ha vinto 20 dei 22 confronti giocati con la russa, era stata tirata in ballo inevitabilmente dal marito Alexis Ohanian nel 2019, in una faida con Sharapova.
Il compagno della statunitense infatti indossò all'epoca una maglietta D.A.R.E (Drug Abuse Resistance Education) dopo il ritorno alla competizione di Sharapova a seguito di un divieto di doping. Una situazione che gettò benzina sul fuoco all'epoca incrinando il rapporto. Le due poi si sono più volte incrociate in eventi pubblici, dimostrandosi anche "vicine". A giudicare dalla canzone di Serena però le cose non sono proprio tutte rose e fiori.