Seidel disperata agli Australian Open, scoppia a piangere contro Sabalenka: non sa cosa fare
Ella Seidel sapeva che sarebbe stato duro il suo esordio agli Australian Open, ma non pensava così. La tennista tedesca classe 2005 entrata nel tabellone principale dalle qualificazioni, ha dovuto fare i conti al primo turno con la campionessa in carica e numero due del mondo Aryna Sabalenka. La partita è stata un "massacro" sportivo, con la bielorussa che si è imposta in meno di un'ora con il risultato di 6-0, 6-1.
Grandi difficoltà per la 18enne che ha provato inizialmente a tenere testa alla sua avversaria, arrendendosi però alla sua potenza. A tratti Seidel è apparsa quasi impotente, e incapace di trovare contromisure al gioco di Sabalenka. Infatti la pressione della giocatrice di Minsk è stata tale da indurre Ella ad errori anche banali, figli di una confusione totale. Dopo un colpo tirato malamente fuori, Seidel non è riuscita più a trattenersi ed è scoppiata a piangere mentre si recava dietro la linea di fondo campo per riprendere il suo turno di servizio.
Le lacrime hanno rigato il volto della giovane tedesca, che è stata vittima di diversi momenti di sconforto. Sabalenka non ha fatto una piega e da professionista ha continuato a giocare senza concedere niente. La sfida è scivolata via velocemente, anche se nel finale Seidel è riuscita a ritrovarsi e opporre resistenza alla bielorussa. Non a caso la giovane è riuscita a strappare un game per evitare il classico cappotto. Un risultato celebrato con il sorriso e un simpatico gesto d'esultanza in direzione del suo angolo. Al momento dei saluti le due tenniste si sono scambiate poche parole, e forse la numero due al mondo ha incoraggiato la sconfitta.
La Bild ha riportato le parole di Seidel in mixed zone dopo il confronto, quando è tornata la calma. Quella contro Sabalenka è stata un'occasione per crescere ulteriormente, con la tedesca che ha guardato il bicchiere mezzo pieno: "Giocare su questo campo è stata un’esperienza davvero speciale. Sabalenka non mi ha necessariamente reso le cose facili, ma ha passato una bella giornata. E non avevo molto per contrastarla. Ma nessuno potrà più portarmi via la Rod Laver Arena. Non ho mai giocato di notte. Aryna ha interpretato il tutto dall'alto verso il basso. È difficile vedere qualcosa di positivo in questo momento, ma posso essere orgoglioso di aver vinto la qualificazione".