Sara Errani ha un crollo emotivo dopo la vittoria alle Olimpiadi: interviene Jasmine Paolini
Jannik Sinner ha dato forfait, saltando singolo e doppio. Jasmine Paolini è uscita nel singolare, agli ottavi, ma è ancora in gara nel torneo di doppio in cui fa coppia con Sara Errani, che è in corsa per vincere due medaglie perché Sarita è nei quarti pure del misto in tandem con Andrea Vavassori. E lei che un paio d'anni fa sembrava praticamente fuori dal grande tennis ora sogna in grande e dopo il grande successo ottenuto negli ottavi contro il duo francese non ha trattenuto le lacrime.
Errani ai quarti del doppio femminile e del misto
Errani qualche anno fa era uscita dal grande tennis, sembrava, pure per te, non poter tornare più nell'elite e invece è risalita su buoni livelli in singolo ed è tornata grandissima in doppio. A 37 anni questa è la sua ultima Olimpiade e a Parigi ha grandi ambizioni. Può vincere due medaglie. Nel misto è già ai quarti. Nel doppio invece con Paolini forma uno dei tandem da battere e al Roland Garros ha compiuto un'impresa. Perché giocare contro una coppia francese a Parigi non era facile. Per di più Garcia e Parry, erano sfavorite, ma dopo aver vinto il primo set avevano livellato quantomeno i pronostici.
La commozione di Sara Errani dopo il successo su Garcia e Parry
Errani e Paolini vincono il secondo set e si decide tutto al super tie-break. Le italiane si portano avanti, hanno tre matchpoint, i primi due li mancano, poi il terzo è quello vincente. Vittoria e qualificazione ai quarti di finale. Quando l'incontro finisce Errani si commuove, piange, è un grande successo.
Le emozioni sono forti, fortissime, e probabilmente non riguardano solo il successo su Garcia e Parry. Sara e Jasmine tornano in panchina, poi si rimettono al centro del campo per ottenere gli applausi, Errani è sempre in lacrime. Quando tornano verso la panchina, Paolini dice qualcosa all'amica, che continua a piangere. Immagini davvero forti, commoventi, che mostrano la grande umanità di questa tennista, e si spera che il meglio, a Parigi, debba ancora venire.