Matteo Berrettini è l'unico italiano che giocherà i quarti di finale del Roland Garros. Il romano ha sfruttato il forfait di Federer per qualificarsi. Hanno perso invece lunedì sia Jannik Sinner che Lorenzo Musetti, due sconfitte diverse ma che hanno comune denominatore. I due talenti azzurri sono finiti ko contro due dei tennisti più forti della storia. Le loro sconfitte ci stanno, non sono invece comprensibili le incredibili e numerose critiche che questi due ragazzi hanno dovuto subire, da parte di tanti tifosi o da spettatori che da poco si sono avvicinati al tennis che li hanno messi nel mirino per aver perso negli ottavi di finale.
Lorenzo Musetti ha disputato una partita eccezionale, certo è durato solo due set. Ma ciò che ha fatto fa già parte della storia di questa stagione. Con il suo gioco pieno di varianti e con la sua classe ha fatto impazzire Djokovic, il numero 1 ATP. Musetti ha vinto i primi due set al tie-break prima di essere travolto da un avversario molto più forte che è pure più abituato a giocare partite così lunghe (la 43a al 5° per Nole, la 2a per l'italiano).
Jannik Sinner invece è stato travolto da Rafa Nadal, uno che ha riscritto a più riprese la storia del tennis, in particolare sul rosso e soprattutto al Roland Garros che ha vinto in 13 occasioni. Sinner è partito bene, ha servito per il set, non è riuscito a vincerlo ed ha raccolto le briciole nel seguito dell'incontro.
Erano nettamente sfavoriti (pure per i bookmakers) e hanno perso entrambi. Dispiace, ma i risultati di quei due ottavi sono nella norma. Ma c'è più di qualcuno che non ha capito che Sinner e Musetti difficilmente potevano provare a vincere. Battere Djokovic negli Slam è complicatissimo – è stato sconfitto solo due volte negli ultimi sei Major (si aggiunge il ko con Carreno, che ha vinto per squalifica). Mentre Nadal al Roland Garros ha uno score di 103 vittorie e 2 sconfitte. Mostruoso.
Ma questi due ragazzi, che hanno un presente e un futuro strepitoso e che regaleranno grandi soddisfazioni allo sport italiano, hanno subito valanghe di critiche, onestamente incomprensibili oltre che immeritate. Chi non conosce il tennis, e pensa che questi due baby fenomeni (Musetti è del 2002, Sinner è del 2001) debbano vincere sempre pure contro Djokovic e Nadal, non sa nemmeno che il tennis è anche cambiato molto in questi anni.
Un tempo era più ‘semplice' emergere. Michael Chang vinse il Roland Garros a 17 anni, Boris Becker nemmeno diciottenne trionfò a Wimbledon per la prima volta. L'ultimo teenager campione Slam è stato Nadal, era il 2005. Una vita fa. E per i giovani è molto più complicato emergere. Dunque quello che stanno facendo in queste settimane, in questi mesi e anche in questo torneo, Jannik e Lorenzo è incredibile. Sinner vent'anni li compirà nel mese di agosto, Lorenzo oltre a giocare il Roland Garros sta studiando perché tra pochi giorni dovrà fare la maturità. Insomma sono due ragazzi giovani e di talento che stanno trovando la loro strada e devono crescere, e si cresce anche con le sconfitte, pure quelle dure e pesanti. Ma quelle subite a Parigi sono solo ko subiti da due campionissimi.