Rune non si vergogna del suo comportamento: “Federer da giovane era 40 volte peggio di me”

Holger Rune è uno dei tennisti più promettenti del panorama internazionale. Il 19enne danese ha recentemente conquistato il primo titolo ATP, togliendosi anche la soddisfazione di raggiungere i quarti di finale al Roland Garros. La sua avventura nello Slam parigino si è chiusa in malo modo, non tanto per la sconfitta nel derby nordeuropeo contro Ruud quanto per la scia di polemiche successive al match.
Dai botta e risposta in campo, con alcuni atteggiamenti sopra le righe di Rune nei confronti dell'avversario, al saluto freddo a fine match fino alle accuse del post-match. Rune in particolare ha accusato Ruud di avergli mancato di rispetto con tanto di esultanza in faccia. Un attacco rispedito al mittente da parte del norvegese e del suo entourage che hanno smentito tutto in maniera categorica. L'idea che il giovane danese avesse un po' calcato la dose, soprattutto alla luce della grande correttezza di Ruud, è diventata sempre più concreta.
A distanza di diverse settimane e alla vigilia del torneo di Wimbledon, Rune è tornato sotto i riflettori questa volta per un'intervista. Il classe 2003 è stato stuzzicato su quanto accaduto ai quarti di finale del Roland Garros, e ai microfoni di Ekstra Bladet ha parlato della difficoltà di reggere le emozioni in campo e non solo. A quel punto ecco il paragone destinato a far discutere, con una delle leggende del tennis internazionale: "Se hai visto Roger Federer da giovane, era forse quaranta volte peggio di me. Ed è uno dei tennisti più amati del tour, quindi penso di avere tutto il tempo per avere un'immagine ancora migliore".
Il riferimento è al fatto che l'elvetico nella fase iniziale della sua carriera avesse qualche problema a livello caratteriale, poi limato alla perfezione. Se Federer è diventato uno dei giocatori e degli sportivi più amati e composti di sempre, anche Rune spera dunque nello stesso percorso: "Ho una passione estrema per questo sport e a volte la mostro troppo. Ma ho 19 anni. Sono ancora giovane e lavoro ogni giorno per far emergere solo gli aspetti positivi del mio atteggiamento. Questo è un percorso. Lo vedo solo come una differenza e penso che sia fantastico. Se tutte le persone fossero uguali e pensassero allo stesso modo, sarebbe orribile vivere in questo mondo".