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Rublev svela a sorpresa: “Ho rischiato l’amputazione, è un problema che colpisce i bambini”

Rublev ha lasciato tutti sorpresi con le sue ultime dichiarazioni su quanto accaduto prima del torneo di Pechino. Ha rischiato davvero grosso per un intervento chirurgico più lungo del dovuto.
A cura di Marco Beltrami
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Andrey Rublev spesso e volentieri lascia tutti di sasso, sia in campo dove qualche volta si lascia andare a sfoghi clamorosi, sia davanti alle telecamere. Se già in un'occasione fecero scalpore le sue dichiarazioni sui trattamenti medici pesantissimi a cui si era sottoposto prima del torneo di Madrid, questa volta il russo numero 6 del mondo si è spinto oltre rivelando di essersi sottoposto ad un intervento, con il rischio anche di un'amputazione.

Cosa è successo a Rublev, intervento chirurgico prima di Pechino

Intervenuto sul canale tennistico BetBoom, il 26enne russo ha rivelato di essere stato male proprio alla vigilia del torneo di Pechino dove è uscito di scena ai quarti per mano di Bu poi a sua volta eliminato da Sinner. Un fulmine a ciel sereno per Rublev che è stato costretto a sottoporsi ad un'operazione per un problema che di solito colpisce i più giovani. Il tennista non ha voluto chiarire l'entità del tutto, preferendo la privacy: "Mi stavo allenando, e preparando  per la Cina. E poi, un paio di giorni prima della partenza, dal nulla è successo qualcosa di inaspettato. Questo di per sé, come hanno detto in seguito, di solito accade nei bambini. Non so come spiegarlo meglio".

Rischio amputazione per Rublev

La cosa tremenda è che a detta di Rublev, l'intervento comunque ha comportato dei rischi. In caso di permanenza eccessiva sotto i ferri, Andrey sarebbe potuto anche andare incontro ad un'amputazione: "Per dirla correttamente, in generale, era necessaria un'operazione che, se non fosse stata eseguita, avrebbe sicuramente avuto conseguenze. Ci sarebbe anche potuta essere un'amputazione".

Anche in questo caso nessun particolare su quale parte del corpo Rublev ha rischiato di perdere. Una paura enorme dunque per il tennista che ha tirato un sospiro di sollievo: "È stata una fortuna che nelle prime tre o quattro ore tutto sia diventato chiaro, perché dopo cinque ore l'amputazione sarebbe stata inevitabile. Alla fine sono riusciti a eseguire l'operazione perfettamente. Tutto è andato bene, tutto è andato anche meglio del previsto, e quindi è stato possibile recuperare in fretta"

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