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Rublev s’infuria con l’arbitro, poi chiede la verità all’avversario: “Grazie per la tua onestà”

Nella sfortunata partita persa contro Tirante a Bastad, Rublev ha vissuto un momento di rabbia con il giudice di sedia per un comportamento del suo avversario che ha poi ammesso il tutto.
A cura di Marco Beltrami
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Non c'è pace per Andrey Rublev. Il tennista russo ha confermato il suo momento no, perdendo all'esordio nel torneo di Bastad a sorpresa contro l'argentino Tirante, numero 121 del mondo. Il russo campione in carica non si è lasciato andare a momenti di autolesionismo come spesso capitato negli ultimi match, ma è stato comunque protagonista di una discussione animata con il giudice di sedia, dopo una giocata "ambigua" dell'avversario che ha poi ammesso il tutto.

Rublev eliminato da Tirante, perché si è arrabbiato con il giudice di sedia

L'episodio in questione si è verificato durante un turno di servizio di Rublev che era sotto 3-1 nel terzo set. Un servizio del russo che ha pizzicato la linea, ha un po' sorpreso Tirante che dopo aver risposto quasi con nonchalance, ha praticamente passeggiato in campo senza scomporsi, dando l'impressione quasi di volersi fermare prima di ripartire. Una situazione che ha probabilmente destabilizzato Rublev che dopo la prosecuzione dello scambio perso a seguito di una palla corta, si è lamentato veementemente con l'arbitro.

La rabbia di Rublev con l'arbitro, la frase ripetuta più volte

Avvicinatosi alla rete Rublev ha ripetuto a gran voce: "Ha smesso di giocare, ha smesso di giocare, ha smesso di giocare". Dopo aver mimato quanto fatto da Tirante, il russo ha provato a convincere il giudice di sedia che il comportamento del suo avversario rientrasse a tutti gli effetti nella casistica dell'"Hindrance", ovvero dell'ostacolo al gioco. In questi casi, con una situazione che disturba l'avversario, e che "può essere giudicata involontaria (non intenzionale) o deliberata", si procede o con la ripetizione del punto o con il punto perso.

L'ammissione di Tirante, Rublev lo ringrazia

Rublev ha subito capito che non avrebbe ottenuto né l'uno e né l'altro e allora ha chiamato in causa l'avversario. Infatti a rete Rublev ha chiesto a Tirante di dire la verità spiegando che non sarebbe cambiato nulla: "Non ripeteremo il punto, ma dimmi se ti sei fermato". Tutto solo per la soddisfazione di avere ragione. Il sudamericano ha ammesso di aver rallentato l'azione, confermando quanto detto da Rublev che lo ha ringraziato. "Grazie per essere stato onesto". Una magra soddisfazione per Rublev, uscito poi sconfitto per la 4a volta di fila, la seconda contro un tennista argentino che sembrava assolutamente alla sua portata.

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