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Rublev ha un attacco di autolesionismo alle ATP Finals: si punisce a colpi di violente racchettate

Andrey Rublev ha perso il controllo all’inizio del secondo set con Alcaraz. Il russo dopo aver perso la battuta si è tirato addosso diverse volte la racchetta, e si è pure fatto male.
A cura di Alessio Morra
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Andrey Rublev vive perennemente sull'orlo di una crisi di nervi. E per chi fa il tennista non è semplice, considerato che la maggior parte delle partite si giocano sul filo, punto a punto. Dopo aver pianto nel match con l'amico Medvedevlunedì, il russo quando ha visto sfuggirgli di mano la partita con Alcaraz si è sfogato tirandosi una serie di racchettate violentissime sul ginocchio, che gli hanno prodotto più di una escoriazione. Rublev ha perso sangue, tagliandosi, e così ha continuato a giocare.

Partita da dentro o fuori per il russo, che dopo aver perso con Medvedev all'esordio era già in una situazione complicata perché di fronte a Torino aveva Carlos Alcaraz, anch'egli battuto lunedì. Praticamente perdendo lo spagnolo sarebbe uscito. Match equilibrato in avvio. Alcaraz è più in palla, ha una palla break nel nono gioco, non la sfrutta, ma in quello successivo sì. Un break letale, perché poco dopo è 7-5 per lo spagnolo, che vincendo il primo set già si incanala verso un buon binario.

Rublev è sconfortato, sa di avere davanti una montagna da scalare, e quando inizia il secondo set è subito in difficoltà. Cancella la prima palla break, ma non la seconda. In quel momento pensa di aver perso la partita, la sconfitta è a un passo, anche se più in modo letterale che reale. Il russo, che poco prima aveva già distrutto una racchetta sbrocca, inizia a tirarsi delle racchettate sul ginocchio, sembra un'immagine riproposta in serie. Invece no. Un colpo dietro l'altro, tutti sul ginocchio sinistro. Scene di grande violenza, che si chiudono con un taglio al ginocchio e con un rivolo di sangue che scende.

Rublev non fa una piega, continua a giocare. Ma ormai è fuori dal match. Tiene la battuta nel terzo gioco quando sembra a un passo da un'altra crisi di lacrime. Poi si sfoga, ancora, si arrabbia, lancia un paio di racchette a terra prima di abbandonare il match, metaforicamente, quando nel settimo gioco non oppone più resistenza allo spagnolo, che vince in due set e resta in corsa per le semifinali. Mentre Rublev è eliminato.

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