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Rublev fuori controllo contro Sinner, lo sfogo violento finisce con una ferita. Poi il gestaccio

Andrey Rublev si è infuriato nel finale del primo set contro Sinner, e si è lasciato andare ad una serie di sfoghi plateali e violenti.
A cura di Marco Beltrami
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Andrey Rublev assolutamente fuori controllo nel corso della partita contro Jannik Sinner. Metamorfosi notevole per il tennista russo nella semifinale del torneo ATP 500 di Vienna che dopo un inizio convincente e tranquillo, si è fatto rimontare e di conseguenza ha perso le staffe.

Si era portato sul 5-3 Rublev, con la possibilità di sfruttare il proprio turno di servizio per chiudere il discorso. E invece ecco l'involuzione, causata anche dalla crescita di Sinner che punto dopo punto è riuscito a risollevarsi. Il tennista russo, si è lasciato andare ad una serie di sfoghi, con la rabbia alimentata da alcuni errori assolutamente evitabili. Una sorta di hara-kiri per Andrey che oltre a perdere punti, si è fatto anche male ad un ginocchio.

Sul punteggio di 5-4 e dopo un tiraccio finito a rete, Rublev ha iniziato a sfogarsi su se stesso. Una serie di racchettate violente sulle proprie gambe, con il piatto corde sul ginocchio. Colpi ripetuti con la volontà di punirsi per le brutte giocate. Una scena pessima con il numero 5 del mondo che ha accusato un problema sull'articolazione: niente di serio da compromettere il prosieguo della partita, ma una ferita, da cui ha anche perso sangue.

Le cose però non sono finite lì per Rublev che anche nei game successivi (parziale di 20 punti a 6) ha ulteriormente dimostrato di essere in balia del suo nervosismo. Questa volta gli sfoghi del giocatore sono stati destinati al suo angolo: urla furiose e gesti plateali per il povero Andrey con il suo angolo che si è limitato a guardarlo senza proferire parola. Una scelta saggia con l'obiettivo di provare a far calmare da solo il tennista.

Incontenibile Rublev che dopo ogni errore o quasi ha trovato modo di prendersela con qualcuno. Uno dei suoi sfoghi è stato anche indirizzato a qualcuno del pubblico che probabilmente si è alzato al momento sbagliato, distraendolo. "Perché, perché" ha urlato a più riprese Rublev al giudice di sedia, chiedendosi poi: "Ma perché non c'è rispetto!" Alla fine a giovarne è stato Sinner che si è imposto in rimonta 7-5.

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Come se non bastasse poi Rublev ha dato "spettacolo" anche nel secondo set. Durante le concitate fasi finali dell'incontro, dopo un altro colpo tirato a rete, il russo ha sfoderato un dito medio. Un gestaccio non diretto al suo avversario, ma proprio alla rete che a suo dire oggi sarebbe stata una "nemica".

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