Roddick dà un consiglio a Iga Swiatek: “Contatti subito Jannik Sinner”. È per il suo bene
Anche Iga Swiatek adesso sa cosa significa finire nel mirino di media e tifosi, per non parlare degli haters che sono in servizio a tempo pieno sui social, esattamente come è accaduto a Jannik Sinner: i due top del tennis mondiale (numero uno l'azzurro, appena scesa al due la polacca) sono accomunati dall'essere stati coinvolti entrambi in una vicenda di positività all'antidoping che ha destato scalpore alla luce dei nomi coinvolti. Se il 23enne campione altoatesino è uscito per ora completamente pulito dalla sua contaminazione al clostebol – assolto dal tribunale dell'ITIA, in attesa che il TAS si pronunci sul ricorso della WADA che ne chiede la squalifica per aver comunque avuto una minima negligenza o colpa, sia pure non "significativa" – la sua coetanea di Varsavia ha accettato la sospensione di un mese che le è stata inflitta. Ma le conseguenze sul piano dei rapporti coi media sono ancora tutte lì, dovendo rispondere continuamente alle medesime domande, ed allora Andy Roddick le ha suggerito di contattare al più presto proprio Sinner, per chiedergli qualche consiglio su come gestire la situazione – con annessa enorme pressione – fuori dal campo.
La Swiatek è risultata positiva a una sostanza proibita – la trimetazidina, con cui era contaminata una fiala di melatonina, prodotto consentito – dopo gli US Open di quest'anno e alla fine le è stata inflitta una squalifica di un mese, che è terminata il 4 dicembre 2024. Roddick ha sottolineato – intervenendo al canale YouTube ‘Christian's Court' – come Iga e Jannik abbiano reagito in modo diverso alle critiche ricevute da media, tifosi e anche colleghi, un ‘fuoco amico' quest'ultimo che ha smascherato come nel circuito ci sia più veleno di quello che appare quando ci si stringe la mano a rete, vedasi l'attacco durissimo di Kyrgios a tutti e due.
Roddick consiglia a Iga Swiatek di contattare Jannik Sinner: "Gli chieda se ci sono dei trucchi"
"Le loro personalità sono un po' diverse – ha premesso Roddick, che è stato anche lui numero uno al mondo nel 2003 – Jannik Sinner è un po' più calmo, io quando giocavo ero piuttosto iperattivo e ansioso. Penso che Iga sia più simile a me, non mi sto paragonando a Iga perché lei è molto meglio di quanto non lo sia mai stato io, ma la sua intensità è il suo biglietto da visita. Jannik è stato in grado di separare ciò che accade fuori dal campo dal lavoro che devo svolgere quotidianamente".
Insomma, secondo Roddick, Sinner si è dimostrato un numero uno anche nella gestione di una vicenda così spinosa che avrebbe potuto schiacciare chiunque, riuscendo anzi ad ottenere risultati clamorosi nella seconda parte della stagione, vittorie che hanno marcato l'attuale abisso nella classifica ATP con tutti gli altri tennisti. "Se fossi Iga, probabilmente lo chiamerei e gli chiederei se ci sono dei trucchi che lo hanno aiutato a gestire la cosa nel modo in cui lo ha fatto – ha aggiunto il 42enne americano – È quasi migliorato dopo l'annuncio della positività. Ci saranno sicuramente delle cose da affrontare, le verrà chiesto ogni volta, le faranno la stessa domanda ancora e ancora".
Qualcosa che è accaduto e accade tuttora a Sinner, che non si è mai mostrato una sola volta nervoso o spazientito di fronte alle stesse immancabili domande: una solidità mentale mostruosa, che la Swiatek dovrebbe prendere a modello.