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Rafael Nadal è di nuovo il numero 1 del mondo

Nel 2013 lo spagnolo ha perso solo tre partite ed ha vinto: il Roland Garros, gli Us Open, Roma, Madrid e Cincinnati.
A cura di Alessio Morra
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Rafa Nadal è di nuovo il numero 1 del mondo

Rafael Nadal è di nuovo il numero uno del mondo. Il tennista spagnolo, che in questa stagione ha vinto dieci tornei (su tredici disputati), raggiungendo la finale del torneo di Pechino ha sottratto lo scettro a Nole Djokovic, che due lunedì fa aveva tagliato il traguardo delle cento settimane da numero uno. Nadal, che in stagione ha vinto per l’ottava volta il Roland Garros e per la seconda l’Open degli Stati Uniti, dopo aver rischiato di perdere ieri con Fabio Fognini, che era avanti 6-2 4-1, in semifinale ha sfruttato il ritiro del ceco Tomas Berdych, che si è ritirato a metà del primo set.

Roland Garros – Un anno fa di questi tempi Nadal se ne stava nella sua isola, Maiorca, dove provava a capire se un giorno sarebbe tornato competitivo. Il problema al ginocchio, che lo aveva costretto a rinunciare a Wimbledon, alle Olimpiadi, dove sarebbe stato il portabandiera della Spagna, e agli Us Open, gli aveva creato tantissimi dubbi, che si sono acuiti all’inizio di questo 2013, che oggi si può definire straordinario. Perché Nadal, che ha dovuto saltare pure gli Australian Open, ha iniziato questa stagione perdendo dal carneade argentino Zeballos nella finale del torneo di Vina del Mar. Rafa, dopo aver conquistato due tornei sul rosso in Sud America, a Indian Wells, un po’ a sorpresa, ha vinto il primo ‘1000’ della stagione, ma poi è stato sconfitto da Djokovic, nel suo regno, a Montecarlo, dove aveva vinto ininterrottamente dal 2005 al 2012. I successi nei ‘1000’ di Madrid e Roma, ottenuti senza giocare benissimo, hanno ridato fiducia a Nadal, che a Parigi ha trionfato per l’ottava volta. Il percorso del Roland Garros non è stato netto. Perchè nella prima settimana lo spagnolo ha faticato tantissimo al primo turno con il tedesco Brands, al secondo con il modesto slovacco Klizan e nel terzo con Fognini. La meravigliosa semifinale vinta con Djokovic ha fatto capire per l’ennesima volta, che Rafa è un campione straordinario, con una forza di volontà, una grinta e una tenacia che sono fuori del normale. La finale con Ferrer è stata una passeggiata.

US Open – Ed una passeggiata Rafa si è fatto a Wimbledon dove ha clamorosamente perso al primo turno con il belga Darcis. L’oblio stagionale sembra nuovamente vicino. Invece con l’estate lo spagnolo si è risvegliato. Il terzo successo nell’Open del Canada ha dato a Nadal una fiducia enorme, come la vittoria nei quarti di Cincinnati con Roger Federer, che in quella notte d’agosto sembrava aver ritrovato il meraviglioso gioco che lo ha reso immortale. Dopo aver vinto per la prima volta anche nell’Ohio, l’isolano Rafa si è preso pure gli Us Open. Liscio come l’olio sino alla finale, in cui Rafa ha battuto in quattro set Djokovic, che probabilmente sarà il suo avversario nella finale di Pechino, in un classico passaggio di consegne. Nadal, che a questo punto proverà a vincere gli unici titoli che mancano nella sua bacheca (Shanghai, Parigi Bercy e il Masters), nella seconda metà di novembre supererà il numero di settimane al vertice di Bjorn Borg e diverrà il sesto giocatore nella storia del tennis con il maggior numero di settimane da numero 1.

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