Quanto ha guadagnato Sinner finora agli Australian Open 2024 e quanto ha vinto passando in finale
Sinner ha fatto l'impresa: ha battuto Djokovic e s'è qualificato per la finalissima degli Australian Open. È in grandissima forma, del resto era arrivato alla sfida contro il serbo senza perdere un set. Ora è atteso dalla sfida più difficile. Adesso attende il nome del prossimo avversario, contro il quale si giocherà la conquista del trofeo e dello Slam. L'altra semifinale è Medvedev-Zverev. Intanto va considerato anche l'aspetto economico del torneo e ci si chiede finora quanto ha guadagnato Jannik Sinner dalla sua campagna australiana?
I premi di Sinner agli Australian Open, quanto ha guadagnato
Sia chiaro, un tennista di alto livello quando è in campo in una prova del Grande Slam pensa a mille cose, ma non al montepremi. Vincere uno Slam – tanto se ne hai vinti 24 (numero non casuale, sono i titoli di Djokovic) tanto se non ne hai ancora vinti (come per Sinner o Zverev) – è la priorità assoluta, il sogno, l'obiettivo anzi il traguardo che può consacrare una carriera. Poi si pensa ai punti della classifica ATP, perché chi vince gli Australian Open porta a casa 2000 punti, che a fine anno saranno pesantissimi – Alcaraz che è stato sconfitto nei quarti ne ha presi ‘solo' 400.
Poi segue una lunga scala di priorità e si pensa anche al denaro. Sinner – come Djokovic, Medvedev e Zverev – si è qualificato per le semifinali, ma lui è l'unico a non aver perso nemmeno un set. Tutti loro in quanto semifinalisti hanno la certezza di andare via da Melbourne con almeno 990 mila dollari australiani, che in euro diventano 607.641. Un gran bel gruzzoletto.
Quanto guadagna Sinner dopo la vittoria su Djokovic
La qualificazione in finale aumenta il bottino di introiti. Il finalista perdente potrà consolarsi con 1.725.000 dollari australiani, che al cambio attuale sono 1.058.768 euro. Mentre il vincitore degli Australian Open incasserà 3.150.000 dollari australiani che fanno 1.933.403 euro. Cifre enormi ma che pur essendo pesantissime valgono metaforicamente molto meno del successo agli Australian Open.