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Piqué ha chiuso male con il tennis: “Ora vogliamo un risarcimento da 50 milioni di dollari”

Piqué è tornato a parlare della sua avventura da imprenditore nel mondo del tennis chiusasi in malo modo. Contenzioso aperto con l’ITF per la Coppa Davis.
A cura di Marco Beltrami
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Dal calcio al tennis tornando poi di nuovo al calcio. La parabola imprenditoriale di Gerard Piqué è stata molto particolare, con la sua società d'investimento Kosmos, che ha preso le redini e rivoluzionato la Coppa Davis generando non poche perplessità tra tifosi e addetti ai lavori. Il rapporto tra la compagnia dell'ex difensore di Spagna e Barcellona però è finito male, con Piqué che ha deciso di rompere il silenzio.

La Federazione Internazionale di Tennis (ITF) aveva sbattuto la porta in faccia alla Kosmos sia per motivi economici che per la volontà di tornare al vecchio format. L'ambizioso progetto di Piqué dunque è naufragato con diversi tennisti che hanno poi scelto di non farsi più rappresentare dalla società. La grande gloria del calcio spagnolo a Marca ha dato la sua versione dei fatti, dimostrando di avere un contenzioso aperto con i vertici della racchetta.

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Così per lui, una storia di successo è stata trasformata in un flop: "Crediamo che quello che abbiamo fatto con la Coppa Davis sia una clamorosa storia di successo. Siamo arrivati ​​con una competizione decadente. E a livello sportivo, economico, soprattutto, e di pubblico, abbiamo dato una svolta al torneo. Moltiplichiamo per quattro il reddito in un anno. Siamo passati da tre a 15 sponsor. Succede che nel 2020 arriva il Covid e stravolge tutto in tutti gli sport. Avevamo un accordo con l'ITF, che gli pagavamo una cifra molto importante, direi fuori mercato, 40 milioni l'anno". 

Non può parlare molto Piqué a causa delle restrizioni sulla riservatezza, ma nonostante questo ha dichiarato di rivendicare ben 50 milioni di euro dall'ITF:" In una competizione simile, come l'ATP Cup, che era la stessa, Tennis Australia ha pagato 10 milioni all'ATP. Quindi pagavamo quattro volte di più. Nel 2020 non c'è stata la Coppa Davis, durante una parte del 2021 si è giocata a porte chiuse… La soluzione che stavamo pagando era fuori mercato. Dopo la rescissione da parte dell'ITF c'è ora una disputa tra di noi in cui rivendichiamo fino a 50 milioni di dollari".

Piqué si è detto molto orgoglioso del lavoro fatto e deluso per un'interruzione che gli ha impedito di investire ancora di più dei 100 milioni già messi sul tavolo. Purtroppo sui suoi piani e programmi ha inciso il Covid. Una visione molto diversa rispetto a quella dei vertici della ITF che hanno parlato di "disastro". Un atteggiamento ingiusto a detta del rappresentante della Kosmos, che vede un futuro complicato per la Coppa Davis e soprattutto lontano dalla ITF.

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Forse un po' di scetticismo da parte del mondo del tennis sull'ex calciatore Piqué? L'ex difensore pensa solo ai numeri che erano estremamente positivi e lasciavano ben presagire per il futuro. La Kosmos tornerà ad investire nel tennis? Difficile dirlo: "Potrei tornare se ci fosse un'occasione adatta a me, perché il tennis è uno sport che amo. Ed è il terzo al mondo per popolarità dopo il calcio e il basket. Ma c'è il rischio che se non modernizzi ti costerà in futuro. Ha una base di fan media di oltre 40 anni ed è difficile rimanere affascinati da giochi che non sai quando finiscono".

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