Pietrangeli: “A fine carriera vedremo se Sinner sarà stato il migliore, può succedere qualunque cosa”
Jannik Sinner si gode il suo secondo trionfo di fila all'Australian Open, il terzo in un torneo del Grande Slam visto che in bacheca c'è anche lo US Open dello scorso anno. Risultati che unitamente alla posizione di numero uno al mondo che detiene consecutivamente da 34 settimane gli hanno fatto superare Nicola Pietrangeli, monumento del tennis italiano che fino all'avvento di Sinner era senza alcun dubbio il miglior tennista italiano di sempre coi suoi due Slam vinti (Roland Garros 1959 e 1960) e la terza posizione nel ranking nel triennio 1959-1961 (quando peraltro la classifica era stilata da due giornalisti a fine anno). Difficile non considerare già ora il 23enne campione altoatesino il migliore di sempre, numeri alla mano (ha dato all'Italia anche due Coppe Davis negli ultimi due anni) e nonostante abbia ancora tanto da giocare (e da vincere auspicabilmente) davanti a sé. Tuttavia Pietrangeli invita tutti ad aspettare prima di tirare le somme.
Pietrangeli vuole aspettare la fine della carriera di Sinner: "Può succedere ancora qualunque cosa"
"Io rosicone? Ma quando mai! Rosicherà il giornalista che l'ha scritto. Io ormai ci sono abituato, i record sono fatti per essere battuti prima o poi, anche se Jannik sta esagerando – premette con una battuta alla Gazzetta dello Sport – E poi erano altri tempi, inutile dire meglio o peggio. Ora sono contento per Jannik, poi a fine carriera vedremo se sarà stato il miglior tennista italiano di sempre, può succedere ancora qualunque cosa".
Il 91enne Pietrangeli è a casa convalescente dopo la frattura dell'anca destra in seguito a una caduta che lo ha costretto sotto Natale al ricovero all'ospedale Gemelli di Roma: "Sinner l'ho visto eccome, sdraiato sul divano. Tutti mi dicono che dovrei alzarmi, ma io sto bene seduto per il momento. Anche se non ci crederanno, ho azzeccato il risultato esatto: 6-3 nel primo set, secondo più difficile e poi ancora 6-3".
Pietrangeli non si è divertito nel vedere Sinner in TV: "Trovo questo tipo di tennis noioso"
L'ex capitano della prima storica Davis vinta dall'Italia in Cile nel 1976 non sembra peraltro essersi divertito molto davanti alla TV: "Se Sinner mi è piaciuto? Piaciuto non direi, questo tipo di tennis non mi diverte molto, lo trovo quasi noioso. Ma indubbiamente lui lo gioca meglio degli altri, è impressionante, ha preso a pallate il numero 2 al mondo e lo ha fatto giocare male, mica pizza e fichi come si dice a Roma. In questo momento ha la bravura e la fortuna del campione che nell'attimo giusto tira fuori dal cilindro il colpo fantastico. Quando gioca così è imbattibile, può perdere soltanto se sta male o ha dormito male".