Perché Sinner ha perso contro Alcaraz a Indian Wells: si è accorto di aver commesso un errore
Jannik Sinner saprà tirare fuori sicuramente il massimo insegnamento dalla sconfitta contro Alcaraz nella semifinale di Indian Wells. D'altronde è stato lo stesso numero 3 del mondo a rivelare nei giorni scorsi di aver imparato di più dalle battute d'arresto che dai successi nella sua giovane carriera. In questo caso, Jannik ha già individuato il principale errore commesso nella sfida contro l'amico-rivale spagnolo.
È stato infatti lo stesso Sinner, dopo la partita, a rammaricarsi per il fatto di essere stato troppo prevedibile nel confronto che ha messo fine alla serie di 19 vittorie consecutive. Questa la principale colpa dell'azzurro che ha spiegato che, nonostante la varietà del repertorio di Alcaraz ("Ha già mostrato così tante cose che sicuramente rimani sempre impressionato quando giochi contro di lui"), si era preparato comunque bene. La lacuna principale però è stata la linearità della sua partita: "Quello che mi è mancato oggi è che in alcuni punti ero troppo prevedibile. Facevo sempre le stesse cose, il che nella mia mente mi ha fatto permesso di giocare davvero bene il primo set".
Avrebbe dovuto insomma cambiare qualcosa Sinner per cercare di allungare la scia positiva dopo il primo parziale portato a casa alla grande: "Poi dopo, quando ho visto che il mio avversario faticava un po', ho cercato di rimanere solido invece di provare a muovermi. Quindi in alcuni punti ero troppo prevedibile. Penso che questa sia la lezione per oggi. Lavoreremo su alcune cose e spero che migliorerò". D'altronde in più di un'occasione Jannik ha dimostrato la sua dedizione al lavoro e la sua voglia di migliorare: basti pensare che contro Lehecka, non aspettò nemmeno la fine del match per invitare coach Cahill all'allenamento.
Entrando più nello specifico, e nel racconto della sua prestazione, Sinner ha riconosciuto anche i meriti di Alcaraz che ha alzato il livello: "Sicuramente non è il finale che volevo, ma giocare contro di lui è sempre dura. Ho provato a giocare un buon tennis, cosa che ho fatto, soprattutto nel primo set. Poi ho fatto un paio di errori. Lo slancio è cambiato. Ha alzato il livello".
Insomma concorso di cause: se Sinner è stato prevedibile, Alcaraz ha provato con successo a cambiare le carte in tavola per rendere la vita difficile al suo avversario. E infatti anche il finalista di Indian Wells ha spiegato: "Cerco sempre di giocare il mio miglior tennis contro di lui, ora siamo in parità. Oggi non ho giocato con molta velocità, era una partita più lenta. Non dirò le mie tattiche nel caso nel caso dovessimo giocare contro a Miami. Ma sì, abbiamo giocato in modo diverso".