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Perché Sara Errani batte col servizio da sotto nei punti più importanti: “Jasmine lo sapeva”

Sara Errani ha stupito tutti ancora alla Billie Jean King Cup servendo da sotto sul match point contro la Polonia. Cosa c’è dietro questa scelta, ecco la spiegazione.
A cura di Marco Beltrami
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Sara Errani l'ha rifatto, e ancora una volta le è andata bene. La tennista italiana ha sfoderato ancora una volta il servizio da sotto, nel momento cruciale del doppio contro la Polonia ovvero sul match point. Una scelta sorprendente quella della 37enne che non rappresenta una novità, visto che Sarita lo fece anche alle Olimpiadi. Ma qual è il motivo del ricorso all'underarm serve nei momenti più importanti?

Errani serve da sotto sul match-point contro la Polonia in Billie Jean King Cup

Sul punteggio di 7-6, 6-5, 40-30 ecco che Errani, nonostante in risposta ci fosse un'avversaria del calibro di Swiatek, non ci ha pensato su due volte. Servizio da sotto per tentare di sorprendere la coppia polacca, che dopo aver risposto effettivamente è andata un po' in confusione, finendo per arrendersi a Sara e Jasmine.

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La spiegazione di Errani sul servizio da sotto contro la Polonia

Intervenendo poi nel post match, Errani ha così parlato di questa sua scelta particolare: "Mi sentivo di servire da sotto l’ho fatto. Ho avvisato Jasmine dopo la prima di servizio, che l’avrei potuto fare, non è una cosa pianificata, me la sono sentita ed è andata così". Si tratta del bis di quanto accaduto sul match point della semifinale delle Olimpiadi contro Noskova e Muchova, con Errani che quella volta dimostrò di conoscere le avversarie: "Ormai è il marchio di fabbrica. Quando c'è stato il cambio campo ho detto a Jasmine: ‘Se batto così vedrai che faranno la smorzata e così è stato'. E l'abbiamo chiusa".

Perché Errani serve da sotto

Solitamente ci si aspetta che in una situazione di gioco decisiva, ogni giocatore provi a sfruttare al massimo le armi a propria disposizione. Quando si è al servizio, ovviamente si tenta di chiudere con un ace per cercare di mettere chi sta di fronte in condizione di non rispondere. Difficile ipotizzare che col servizio da sotto si possa ottenere questo risultato: una palla lenta, che l'avversario può chiudere in scioltezza. Il rischio di perdere il punto e fare una brutta figura è dietro l'angolo.

Questi sono sicuramente i contro, ma Errani dimostra di dare più peso ai pro. Tra questi c'è l'effetto sorpresa che nel suo caso si è rivelato vincente in due casi su due. D'altronde Sarita non ha una battuta "classica" proprio dirompente o veloce, motivo per cui anche il servizio da sotto può essere preso in considerazione con maggiore scioltezza. Una variazione, per uscire dagli schemi, che chi è in risposta insomma non si aspetta soprattutto in un momento decisivo.

D'altronde la letteratura sportiva è piena di esempi di underarm serve. I più recenti esponenti della filosofia del ricorso a queste soluzione sono Bublik, Tiafoe, Moutet o Kyrgios. Quando si pensa alla battuta da sotto, il pensiero però va inevitabilmente a Michael Chang che fece letteralmente impazzire Ivan Lendl negli ottavi del Roland Garros del 1989. Il tennista ceco accusò il colpo di fronte a quella battuta che sembrava quasi offensiva. Così inizio l'impresa del piccolo grande tennista statunitense.

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