Perché Kyrgios è impazzito nel match contro Sinner: la frase da cui è iniziato tutto
Oltre al grande talento, che non è mai stato in discussione, Jannik Sinner sta sfoggiando nel Masters 1000 di Miami una tenuta mentale notevole. Dopo i match point annullati a Ruusuvuori prima e Carreno Busta poi, il talento italiano ha dimostrato grande carattere e concentrazione anche contro Nick Kyrgios. Il classe 2001 che ora ai quarti affronterà l'argentino Cerundolo, non si è lasciato distrarre o peggio ancora coinvolgere nelle bizze dell'avversario che ancora una volta è andato oltre le righe. Kyrgios infatti ha vissuto una partita nella partita con l'arbitro Carlos Bernardes, in cui non sono mancati i momenti di tensione e i provvedimenti disciplinari pesanti.
Cosa è successo nel match contro Sinner, perché Kyrgios si è arrabbiato con l'arbitro
Già a Indian Wells Kyrgios nel match perso contro Nadal aveva perso le staffe, con un raccattapalle sfiorato dalla racchetta lanciata dall'australiano. A Miami, Nick è riuscito a spingersi ancora più in là. Inizialmente il 26enne di Camberra si è lamentato delle condizioni del terreno di gioco, e del comportamento dei tifosi definiti i "peggiori". Normale amministrazione per il pirotecnico tennista insomma, almeno fino al 4-4. Un incidente capitato all'arbitro brasiliano Carlos Bernardes ha scatenato la rabbia di Kyrgios: il walkie talkie del giudice di sedia a tutto volume, ha distratto i giocatori con l'inevitabile stop e la ripetizione del punto.
Dopo il vincente dell'azzurro, l'australiano non c'ha visto più e si è scagliato contro Bernardes: "Dovreste essere licenziati sul posto. Come è possibile? Un quarto turno di Miami, uno dei più grandi tornei e voi non sapete fare il vostro lavoro? È imbarazzante. Prendete una nuova squadra di arbitri, questi non sanno come comportarsi. È uno scherzo dai, sbarazzatevi di tutti loro e ricominciate, potrei fare un lavoro 100 volte migliore". Il tutto aggiungendovi anche qualche parola un po' troppo colorita.
La furia di Kyrgios contro l'arbitro e il game perso
Il peggio però è arrivato poco dopo nel tie-break del primo set, quando Kyrgios è tornato a sfogarsi ancora con l'arbitro incassando un penalty point (un punto di penalità) sul punteggio di 5-3. Il motivo? Le critiche ad alta voce dell'australiano sulla sua incapacità di gestire il pubblico, troppo rumoroso. Ecco allora che quando il set si è concluso a favore dell'azzurro, Kyrgios è letteralmente esploso urlando a più riprese: "Cosa c'è di antisportivo?", con il brasiliano che si è limitato a rispondere perentoriamente "Stavi parlando di me". L'ira del tennista si è abbattuta sulla racchetta, distrutta di fronte alla sua panchina con colpi violentissimi. A quel punto l'arbitro lo ha punito ulteriormente dandogli un game di penalità nel secondo set, con Sinner che si è ritrovato un break a proprio vantaggio senza giocare. Dopo la fine della sfida, a quanto pare, lo sconfitto avrebbe nuovamente attaccato l'arbitro definendolo un "fottuto ritardato".
La frase non gradita al giudice di sedia, Kyrgios svela tutto
Nel post-gara in conferenza stampa, Kyrgios non è arretrato di un centimetro puntando nuovamente il dito contro Bernardes. A suo dire, il punto di penalità è stato esagerato visto che si sarebbe limitato a fare una considerazione tale da meritare un provvedimento così duro. Svelata la frase galeotta da cui è nato tutto: "Penso che non sappia controllare il pubblico e che il mio penalty point non fosse meritato. Avevo solo detto al mio migliore amico che avrebbe potuto svolgere altrettanto bene il lavoro di arbitro di sedia. Ditemi voi se merita un provvedimento tale sul 5-3 in un tiebreak agli ottavi di Miami".
Kyrgios ha poi rincarato la dose sottolineando quella che per lui è la smania di protagonismo di Bernardes: "Abbiamo Sinner che è una delle più grandi star del tennis, e io dall'altra parte. E lui cosa fa? Parla alla folla, e si mette al centro dell'attenzione. Ha fatto tutto lui, sembra che fosse sconvolto da quello che gli ho detto. Non puoi essere così se sei un arbitro. Ora è tutto elettronico, loro non fanno nulla, chiamano solo il punteggio. Chiunque può farlo". E non manca anche un attacco all'ATP che a suo dire usa due pesi e due misure: "Shapovalov ha colpito un giudice di sedia in un occhio con una palla ed è stato multato di 5.000. Lancio una racchetta che nessuno colpisce e me ne danno 25.000. Questo è il problema del tennis. Il tennis non protegge le sue stelle. L'ATP non protegge mai i giocatori. Sono andato da quel ragazzo l'altro giorno e gli ho dato la mia racchetta. È qualcosa che ricorderà per tutta la vita, ma l'ATP non lo pubblica sui social media. A Bernardes non diranno nulla per il pessimo arbitraggio, Io, la mia ragazza o la mia squadra dovremo fare i conti con i brutti commenti e all'ATP non frega un c***o".
E sui social poi il giocatore ha chiarito ulteriormente il suo discorso, tenendo fuori da tutto Sinner per il quale ha speso parole di stima: "Ho un folle rispetto per Jannik Sinner è uno dei miei giocatori preferiti e oggi è stato troppo bravo. Sto puntando il dito su un arbitro che chiaramente NON È ABBASTANZA BRAVO per dirigere queste partite. Nient'altro che una pacca sul polso per lui, giusto? Che scherzo". E ad un utente, dimostratosi in disaccordo con la sua opinione, Nick ha risposto in modo tutt'altro che elegante: "Fantastico Geoff. A nessuno frega un c***o volante della tua opinione".