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“Perché fai questo contro di me”, battibecco Schwartzman-Evans a Cincinnati

Al Masters 1000 di Cincinnati momenti di tensione tra Diego Schwartzman e Dan Evans in occasione di un cambio campo. L’argentino ha accusato il britannico di comportamento anti-sportivo, per un episodio relativo al game precedente. Tutto poi si è chiuso con un gesto di fair play e senza ulteriori polemiche.
A cura di Marco Beltrami
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Quella tra Daniel Evans e Diego Schwartzman è stata una vera e propria battaglia. Il match del primo turno del Masters 1000 di Cincinnati, tra il britannico e l'argentino si è rivelato molto combattuto e divertente, con il secondo che si è imposto in 3 set. Non sono mancati anche i momenti di tensione, con le scintille dopo un cambio campo nel terzo set. Fortunatamente però tutto si è risolto con una bella stretta di mano.

Sul punteggio di 2-1 nel terzo parziale per la 10a testa di serie del seeding Schwartzman, al momento di accomodarsi nelle rispettive panchine, i due giocatori hanno litigato. Il sudamericano ha puntato il dito contro Evans, reo nel game precedente a suo dire di un comportamento provocatorio e non troppo corretto. È partito così un botta e risposta proprio sotto gli occhi dell'arbitro che ha richiamato entrambi i tennisti, e in particolare il britannico quando si è alzato per andare in direzione dell'altra parte del campo per spiegare le sue ragioni.

A spiegare il contenuto del dialogo tra i due ci ha pensato Schwartzman nell'intervista post-match: "Ho pensato che lui, quando stavo servendo, mi avesse detto due volte "come on" (un "dai" per indurlo all'errore, ndr) e io allora al cambio campo ho chiesto ‘perché fai queste cose contro di me? È una grande partita! Lui mi ha spiegato che non era indirizzato a me". A quel punto Schwartzman ha fatto mea culpa scusandosi con l'avversario con grande correttezza: "Alla fine stavamo combattendo ma dopo un minuto ho detto ‘ok, se non era diretto a me, allora ti chiedo scusa, è stata colpa mia'. Così abbiamo continuato a giocare, il suo allenatore è stato il mio coach quando ero giovane e ho iniziato, quindi abbiamo davvero un buon rapporto". Insomma tutto è bene quel che finisce bene, anche se per un attimo, si è rivissuta l'antica rivalità Inghilterra-Argentina.

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