Perché Djokovic giocherà il doppio a Cincinnati: ha un solo obiettivo dopo gli US Open
Quando tornerà in campo Novak Djokovic? Il campione serbo reduce dalla finale di Wimbledon sarà fermo fino a metà agosto quando giocherà il Masters 1000 di Cincinnati, il primo sul cemento americano sulla strada che porta agli US Open. La vera novità però è che Nole non dovrebbe giocare solo il torneo di singolare ma anche quello di doppio.
Una scelta che ha sorpreso per certi versi gli addetti ai lavori, ma che è figlia di un piano preciso da parte di Djokovic. Quest'ultimo si è iscritto al Masters in coppia con il connazionale Cacic con il quale si è già disimpegnato nella stessa metà del campo. Spesso questo tipo di situazioni sono figlie della volontà di allenare e migliorare il gioco a rete che nel doppio è più sollecitato.
In realtà però l'obiettivo di Djokovic è un altro e riguarda la sua nazione. Novak vuole vincere la seconda Coppa Davis della sua eccezionale carriera. Quale occasione dunque per perfezionare il feeling con Cacic se non nei tornei in programma nei prossimi mesi. D'altronde i due hanno già giocato anche in Coppa Davis e sono pronti a ritrovarsi con buona pace di Lajovic che nelle ultime uscite aveva preso il posto di Nole.
Il prestigioso appuntamento riservato alle squadre nazionali è in programma solitamente dopo gli US Open. Djokovic vuole prepararsi al meglio in vista della fase a gironi in programma a settembre, e poi per la successiva ad eliminazione diretta 21 al 26 novembre. La speranza è quella di arrivare il più lontano possibile negli States per poi volare direttamente in Spagna per affrontare i padroni di casa.
Un confronto intrigante che potrebbe regalare anche un nuovo incrocio con il numero uno al mondo Alcaraz. Non mancheranno dunque gli stimoli a Nole che non ha mai nascosto quanto ci tenga alla Coppa Davis che potrebbe regalare ulteriore prestigio al suo Paese. Le sue ultime dichiarazioni a Wimbledon confermano il tutto: "Quest'anno giocherò la Coppa Davis. Non vedo l'ora. L'anno scorso non ho giocato, mi sentivo in colpa perché speravo che i ragazzi riuscissero a superare il girone a Valencia, così avrei potuto unirmi a loro a Malaga. Quel formato è stato stabilito per diversi anni, abbiamo avuto un gruppo difficile l'anno scorso".