Perché Berrettini in Italia-Cile di Coppa Davis è in panchina ma non può giocare
L'Italia del tennis potrà fare affidamento contro il Cile in Coppa Davis anche su Matteo Berrettini. Il tennista romano reduce dall'infortunio agli US Open farà parte della panchina azzurra nella sfida decisiva per il passaggio del turno, anche se non potrà giocare. Il suo sarà un ruolo speciale.
Dopo il ritiro nel match contro Rinderknech e l'esito degli esami alla caviglia (che hanno comunque scongiurato problemi più gravi), l'assenza in campo di Berrettini in Coppa Davis era scontata. A dare l'ufficialità ci ha pensato lo stesso Matteo, costretto a circa un mese di stop: "Purtroppo però non riuscirò a recuperare in tempo per unirmi ai ragazzi e rappresentare i colori che più amo e a partecipare alla serie di tornei che si terranno in Asia".
Una situazione molto diversa rispetto a quella dell'altro big dell'Italia Sinner che provato dalle fatiche americane ha deciso di non giocare la Davis sollevando non poche polemiche. Berrettini nonostante l'infortunio ha deciso di provare a rendersi comunque utile alla causa azzurra, soprattutto dopo l'esordio disastroso contro il Canada. Ecco allora che si è aggregato al gruppo guidato da capitan Volandri, in una veste diversa.
Berrettini ha scelto in comune accordo con il team di aggregarsi all'Italia nelle vesti di motivatore. Consigli utili prima e durante Italia-Cile, che vivrà dalla panchina. Nessuna possibilità di giocare sia per l'infortunio, sia per la conseguente assenza nella lista dei convocati. E chissà che però alla fine Matteo non si riveli l'arma in più della squadra azzurra.
D'altronde Berrettini anche in passato si è scatenato in Coppa Davis quando non era impegnato in campo. Memorabile anche il suo impegno nella Laver Cup, per sostenere insieme ad altri campioni i compagni impegnati nei match. Potrà vantarsi di aver fatto anche da motivatore a Novak Djokovic, al fianco di Roger Federer.