Perché al Roland Garros si giocano partite in orari inumani: “Noi tennisti andiamo a dormire alle 6”
Nella notte tra sabato e domenica mattina (ore 3.07) Novak Djokovic ha battuto Lorenzo Musetti al termine di un incontro lungo e intenso sotto il profilo agonistico. La sua partita era stata messa in calendario per lo slot serale ma, complici le modifiche al programma del Roland Garros a causa della pioggia, quel turno s'è trasformato in una sorta di match-calvario. È iniziato alle 22:30, 2 ore più tardi rispetto agli orari preventivati.
In campo il serbo e l'italiano hanno dato spettacolo e alla fine, dopo quasi 5 ore di battaglia, ha avuto la meglio l'attuale numero uno del ranking Atp sfoderando tutta la classe che contraddistingue il suo tennis. Ha finito ha poche ore dall'alba, contento (è tornato sulla terra rossa anche per salutare un giovanissimo tifoso) ma stremato e soprattutto preoccupato dai tempi di recupero brevi.
"Vincere alle 3:30 del mattino va bene se è l'ultima partita del torneo – ha ammesso Djokovic -, ma non è così. Magare le cose potevano essere gestite diversamente". A ripensarci, a Jannik Sinner contro Moutet è andata anche bene avendo vinto contro il francese in un orario ancora ‘umano'.
Le obiezioni dei tennisti: "È un problema per la nostra salute"
"Molte persone credono che conclusa la partita sia finito tutto – le parole di Coco Gauff -. Ma in realtà non è così. Quando una partita finisce a un'ora come quella di Djokovic tra conferenza stampa, doccia e opportunità di rifocillarti oltre a eventuali massaggi puoi andare al letto anche alle 6 del mattino. Tutto questo sicuramente rappresenta un problema per la nostra salute".
L'ultimo incontro della giornata, al netto della possibilità che una sfida si spinga fino al quinto set, è divenuto uno spauracchio per i tennisti. È così da qualche anno: è successo anche in occasione degli Australian Open 2023, quando Murray uscì provato dal duello contro Kokkinakis durato 6 ore e conclusosi alle 4:05 del mattino. E quel che sta accadendo nel torneo transalpino non è più una novità.
Perché al Roland Garros si gioca anche in orari inumani
Anzi, fa parte di una strategia che è anche una necessità, prescinde dalle situazioni ambientali, da valutazioni di tipo tecnico (l'incidenza del freddo che rende i campi in terra battuta più lenti e sulla velocità della palla) e dallo stress per la condizione psico-fisica dei giocatori.
Se fino a qualche tempo fa al Roland Garros non si andava oltre il tramonto, il cambio di approccio è spiegabile con la mole d'investimenti fatti sulle strutture (in Francia nella prossima estate ci saranno anche le Olimpiadi) negli ultimi anni e con il conseguente bisogno da parte della federazione transalpina di incamerare introiti.
Il modo più semplice e immediato per farlo è stato programmare con cadenza regolare anche una sessione serale vendendo a cifre importanti i diritti televisivi a broadcaster differenti rispetto a France Télévisions che mandava in onda in esclusiva i match del torneo.