Peng Shuai è sparita, accusò l’ex vice-premier di stupro: “Mi sento un cadavere che cammina”
Apprensione per Peng Shuai, tennista cinese ex numero uno del mondo in doppio. Si sono perse le tracce della giocatrice numero 191 della classifica WTA che solo pochi giorni fa aveva conquistato la ribalta per una diretta social in cui ha accusato l'ex vice premier cinese Zhang Gaoli, uno dei politici più importanti del Paese, di averla violentata. Secondo il quotidiano Le Monde dopo quello sfogo, la sportiva è letteralmente sparita e c'è grande preoccupazione sulle sue sorti. I più ottimisti hanno parlato di una possibile fuga dalla Cina per Peng Shuai che si sarebbe rifugiata negli Stati Uniti.
Ha sollevato un polverone, quanto denunciato da Peng Shuai su Weibo ovvero il Twitter cinese. In un post che è stato poi rimosso la tennista che in carriera è stata anche la numero 14 del ranking Wta con una semifinale degli US Open all'attivo (oltre a 4 titoli) nel singolare e la numero uno al mondo con due titoli Slam di doppio, ha mosso accuse pesantissime al 75enne Zhang Gaoli vice-primo ministro del consiglio di stato della Repubblica Popolare Cinese dal 2013 al 2018. La 35enne ha rivelato di essere stata inizialmente stuprata dall'uomo che è diventato poi il suo amante per circa 10 anni. Nella diretta ha raccontato: "Perché sei dovuto tornare da me, portarmi a casa tua per costringermi a fare sesso con te? Sì, non ho alcuna prova, ed è semplicemente impossibile avere prove. Non riesco a descrivere quanto fossi disgustata, e quante volte mi sono chiesta se sono ancora un’umana? Mi sento un cadavere che cammina".
Nel giro di 30 minuti il suo sfogo è stato rimosso, quando però ormai aveva già fatto il giro del mondo. Peng Shuai ha incassato tante manifestazioni di solidarietà soprattutto per il coraggio di esporsi contro un personaggio così potente poco prima tra l'altro di un'importante assemblea del Partito comunista cinese a Pechino.Dopo giorni di silenzio totale ora c'è grande preoccupazione sulle sorti della tennista, con Le Monde che ha lanciato l'allarme. L'attivista femminista cinese Lu Pin, all'AFP ha dichiarato: "Peng Shuai è una cinese straordinaria che ha combattuto da sola per ottenere risultati di livello mondiale, eppure ha dovuto affrontare questo genere di cose, il che è davvero angosciante".