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Peng Shuai al presidente del CIO: “Sto bene, chiedo rispetto per la mia privacy”

Peng Shuai ha chiarito come sta e chiesto rispetto per la sua privacy nel corso della videochiamata con il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach. Ma sulla sincerità delle sue parole e sulla sua apparizione restano forti perplessità.
A cura di Maurizio De Santis
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Sta bene e chiede rispetto per la privacy. È la Reuters a dare le ultime notizie sul caso della tennista Peng Shuai, riapparsa in pubblico solo nelle ultime ore dopo essere scomparsa dalla vita pubblica per aver denunciato abusi subiti dall'ex vice premier cinese Zhang Gaoli. La giocatrice orientale ha avuto contatti ufficiali nel corso dei quali ha fornito rassicurazioni sulle proprie condizioni di salute ma alzando un muro rispetto al battage mediatico che si è creato intorno alla vicenda e alla sua persona.

Una videochiamata con il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, le è bastata per dire due cose essenziali, come sottolineato dall'Agenzia di stampa: "Sto bene" accompagnato dal più classico "chiedo rispetto per me stessa e la mia privacy". Null'altro ha ammesso al netto del messaggio social di tutt'altro tenore che aveva condiviso sulle piattaforme cinesi il 2 novembre scorso. Aveva puntato l'indice contro i vertici del governo cinese, raccontando la propria esperienza: era stata costretta a fare sesso non consensuale.

Vive a Pechino nella sua abitazione, trascorre il tempo in compagnia degli amici, della famiglia e degli affetti più cari. Continuerà a dedicarsi alla disciplina sportiva grazie alla quale è diventata protagonista a livello internazionale. Tre concetti semplici, semplici espressi dalla donna apparsa sorridente e serena. Quasi un copione già scritto e da recitare. Sarà vero? I dubbi sul fatto che quella esibizione di normalità – era stato così anche in occasione di un video dove tornava per la prima volta alla vita pubblica – sia spontanea, reale persistono. Anche alla luce delle parole pronunciate dalla stessa tennista nell'email che aveva gelato il sangue nelle vene.

"Sono stato contento nel vedere che Peng Shuai stava bene – le parole di Emma Terho, della commissione di atleti del CIO -. Era la nostra principale preoccupazione. Sembrava abbastanza rilassata. Le ho offerto il nostro appoggio e le ho anche chiesto e di restare in contatto in qualsiasi momento".

La videochiamata tra Peng Shuai e il numero uno dello sport mondiale, Bach, si è chiusa con un invito per una cena a Pechino il prossimo gennaio. Appuntamento che ha accettato senza remore (all'apparenza), al quale prenderanno parte anche Emma Terho e Li Lingwei.

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