Parte bene, spreca e perde male: Sinner eliminato dall’Atp di Cincinnati
Ha il match in pugno. Spreca. Subisce e incassa una sconfitta cocente. Jannik Sinner è fuori dall'Atp di Cincinnati, eliminato agli ottavi di finale da Felix Auger-Aliassime in 3 set (2-6, 7-6, 6-1) giocati in 2 ore e mezza circa. Chi è causa del suo mal pianga se stesso… è la prima cosa che viene in mente a corredo della prestazione e dell'uscita di scena agli ottavi di finale dell'italiano. Perché? Era padrone del suo destino, dell'avversario e dell'incontro: ha gettato l'uno al vento e il resto l'ha consegnato all'avversario che alla distanza ha capitalizzato le occasioni mancate dall'azzurro.
La chiave di volta dell'incontro è stata nel secondo parziale, è lì che l'alto-atesino non è riuscito ad azzannare l'incontro, a dare il colpo di grazia. Poi ha perso smalto ed è scivolato sui suoi errori: era avanti di un break (4-2) e non ha saputo approfittare dei due match-point nel dodicesimo game che aveva serviti su un piatto d'argento.
Ciao, ciao Jannik. Il canadese (testa di serie numero 7) avanza nei quarti di finale: scollina e vede la sagoma di Borna Coric, sarà il croato (reduce dalla vittoria per 6-2, 6-3 Roberto Bautista Agut) il prossimo giocatore da battere. E non sarà una passeggiata, considerato che dal tabellone ha cancellato Rafa Nadal.
Un paio di dati spiegano bene quali sono le difficoltà che hanno fatto da zavorra a Sinner: il canadese è stato molto più efficace al servizio (14 ace contro i 4 dell'italiano) e, soprattutto, dalla sua ha avuto anche il miglior rapporto vincenti/errori gratuiti (34/24 per Auger-Aliassime, 27/30 per il connazionale).
Illusione e delusione. È la rima baciata delle due parole che scandiscono qual è stata l'evoluzione della prestazione di Sinner. Ha iniziato bene/benissimo, dando l'impressione di poter schiacciare il canadese: 6-4, 4-2 il parziale guadagnato che lasciava ben sperare. Poi la luce si è spenta e quel patrimonio costruito con precisione dei colpi e concentrazione massima è stato eroso un poco alla volta dall'avversario che ha avuto il merito di non mollare, giocare il suo tennis e fare l'unica cosa che avesse a disposizione per restare in partita: Sinner sbagliava, lui no e rendeva grazia.
Due match point sul 6-2, 6-5 (15-40) erano a portata di mano, l'alto-atesino li ha mandati alla malora. E non c'è stata più storia, con il match che ha preso una piega diversa. Ai quarti di finale passa anche Alcaraz, atteso dalla sfida contro Norrie poi ci sono Medvedev-Fritz e Tsitsipas-Isner. Peccato, davvero.