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Noskova travolta da messaggi tremendi dopo la sconfitta: posta un video che parla da solo

Linda Noskova dopo la sconfitta al primo turno ad Abu Dhabi è stata sommersa di messaggi beceri. La tremenda denuncia sui social.
A cura di Marco Beltrami
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Se per un tennista è già difficile metabolizzare una sconfitta, figuriamoci gli insulti che arrivano sui social dopo la stessa. Qualcuno però ha deciso di dire basta e unirsi al coro di chi denuncia i beceri commenti degli haters in privato e non. Stiamo parlando di Linda Noskova, che ha postato sul suo profilo un video con una carrellata di messaggi tremendi ricevuti nelle ultime ore.

La giocatrice ceca numero 31 al mondo e reduce dall'exploit degli Australian Open dove è stata sconfitta ai quarti dopo aver superato la numero uno al mondo Swiatek, ha voluto rendere di dominio pubblico una situazione insostenibile. Tutto si è verificato dopo il ko al primo turno a sorpresa contro la spagnola Sorribes Tormo in tre set.

L'ex numero uno del tabellone di qualificazione, nonostante una classifica superiore, è stata battuta dalla giocatrice iberica, e per questo probabilmente è andata incontro all'ira di tantissimi utenti scommettitori. Parole pesanti come macigni per la povera Linda, ragazza molto sensibile come confermato dall'uscita di scena in lacrime in Australia.

Parole che non hanno bisogno di commenti: "Devi marcire all'inferno, p….ana", e poi beceri riferimenti al peso. E poi ancora: "Ucciditi, stupida del c…o", "ti devi prendere il cancro" e così via. Qualcosa di veramente increscioso e che purtroppo non è un caso isolato nel mondo del tennis. Tra l'altro Noskova anche in passato aveva vissuto una situazione simile, ricevendo messaggi di odio dopo una sconfitta.

Nel settembre 2023, dopo aver perso contro Anastasia Pavlyuchenkova nel secondo turno del Toray Pan Pacific Open 2023 in Giappone, Noskova ha smascherato un fan che aveva scritto "muori obesa del c…o".In molti casi non si tratta di profili falsi, ma di utenti con un nome e un cognome che sicuramente ora dovranno fare i conti con una denuncia alla polizia postale internazionale.

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