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Norrie colpisce una tifosa con la racchetta: situazione che fa discutere ad Auckland

Cameron Norrie protagonista di un brutto gesto nel torneo di Auckland. Un lancio della racchetta finisce male e rischia di costargli molto caro.
A cura di Marco Beltrami
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Cameron Norrie è finito sulla graticola in quel di Auckland. Il tennista numero 48 al mondo si è reso protagonista di un brutto gesto nella partita persa malamente contro Facundo Diaz. Con un lancio di racchetta infatti il britannico ha colpito una spettatrice posizionata in prima fila. Nessuna conseguenza, né fortunatamente per la tifosa, né per Norrie che se l'è cavata senza squalifica.

Norrie colpisce una tifosa con la racchetta ad Auckland

La situazione incriminata è accaduta nel finale del match quando Norrie era ad un passo dalla sconfitta. Dopo un tentativo di palla corta letteralmente disastroso, con la pallina finita a rete, il britannico ha reagito male. Girandosi, ha lasciato volar via la racchetta che, ad altezza pericolosa, ha superato i cartelloni e colpito una tifosa che era posizionata sulla "balaustra".

La donna che ha alzato rapidamente le mani, deviando la racchetta ha preso subito il tutto con il sorriso visto che fortunatamente il colpo ricevuto è stato leggerissimo. Norrie infatti non aveva proprio scagliato via il suo attrezzo con tutta la sua potenza, ma se ne era solo liberato con un gesto assolutamente da evitare. Nel frattempo il tennista ha alzato le mani scusandosi in direzione degli spalti.

Perché Norrie non è stato squalificato dopo aver colpito una tifosa

Il giudice di sedia che aveva lasciato la sua posizione, si è avvicinato alle tribune per sincerarsi delle condizioni della tifosa, che ha ammesso di stare bene, tra i sorrisi. Solo un warning per Norrie, graziato dall'ufficiale che ha ritenuto che il suo gesto in primis non fosse intenzionale prendendo poi atto del fatto che la sostenitrice sia rimasta perfettamente illesa. Diaz Acosta intanto ha chiuso il discorso poco dopo.

Dopo la partita Norrie si è scusato per il suo comportamento: "Non avevo intenzione di farlo, ma non è comunque l'ideale e non ho mai fatto una cosa del genere. Le ho detto "mi dispiace, non volevo farlo", ma lei mi ha tranquillizzato dicendomi che stava benissimo. Non ho creato gravi danni, ma come abbiamo visto con altri colleghi puoi facilmente essere squalificato se colpisci qualcuno". Molte volte infatti è la discrezionalità dell'arbitro a fare la differenza.

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