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Nicolas Jarry guarda Sinner e soffre: “L’ATP ci ha trattato in modo diverso e non riesco a superarlo”

Nicolas Jarry era stato trovato positivo al doping nel 2019 ed era stato sospeso per un anno prima di essere assolto. Il cileno si lamenta per la differenza di trattamento che l’ATP ha avuto per Sinner.
A cura di Alessio Morra
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Jannik Sinner farà il suo esordio agli Australian Open contro Nicolas Jarry, tennista cileno di buon livello. L'incontro vedrà l'azzurro nettamente favorito. Ma alla vigilia le polemiche non mancano. A innescare la miccia è proprio Jarry, che durante un'intervista a parlato del caso Clostebol e soprattutto del comportamento ingiusto dell'ATP, che non ha riservato a Sinner e al cileno lo stesso trattamento. Jarry venne sospeso per un anno (cinque fa) a causa di una positività a due steroidi anabolizzanti.

Jarry sospeso per un anno prima di essere assolto

Jarry, si può dire subito che fa un po' di confusione, nel paragone il suo caso a quello di Sinner. Perché il cileno ricevette un anno di squalifica e rimase fuori dal tour per dodici mesi – tra il dicembre 2019 e il novembre 2020. Un anno di stop significa praticamente perdere tutti i punti e letteralmente ripartire da zero. Il cileno venne trovato positivo al ligandrol e allo stanozolol, due steroidi anabolizzanti. L'indagine concluse che il consumo di quei due steroidi era stato accidentale, ed era stato causato da integratori vitaminici contaminati.

La delusione di Jarry e il paragone con Sinner

Jarry ovviamente non ha dimenticato quello che gli è successo e paragona la sua vicenda a quella di Sinner (e pure di Iga Swiatek) che nonostante le rispettive positività hanno continuato l'attività – Sinner è stato assolto, anche se la Wada riesaminerà il caso ad aprile, Swiatek ha avuto un mese di stop.

Il cileno si lamenta per il modo in cui sono stati trattati in modo differente i casi e di questo ha parlato al quotidiano cileno La Tercera: "Mi sarebbe piaciuto lo stesso supporto che ha ricevuto lui quando è successo a me. È qualcosa che mi tocca personalmente. Cerco di lavorarci, di parlarne, di non farmi influenzare, ma è qualcosa che non riesco ancora a superare del tutto".

I problemi fisici di Jarry

Jarry, che lo scorso anno è stato finalista a Roma ma poi ha vinto poche partite a causa di un problema serio di vertigini, ha detto in modo chiaro di aver sofferto tanto per questo problema fisico che gli ha impedito di continuare a giocare su alti livelli: "Non credo che sarò mai più lo stesso di prima, sia nel tennis che emotivamente, perché ho imparato così tanto e non voglio tornare a essere quello che ero. Sfortunatamente, non è del tutto scomparso, ma non mi influenza più tanto in campo. Sto giocando bene e ne sono grato, quindi continuo a lavorare e spero che un giorno scomparirà del tutto e sarò al 100 percento in salute. C'è una possibilità che non accada, ma continuo a sperare di poter tornare a sentirmi come se non avessi mai avuto quell'infortunio".

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