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Nadal smonta la teoria del complotto su Sinner e il doping: macigni contro le accuse dei colleghi

Rafa Nadal sta dalla parte di Sinner sul caso Clostebol. Lo spagnolo ha totale fiducia in Jannik e nella giustizia. Parole dirette da parte del mancino di Manacor.
A cura di Marco Beltrami
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Rafa Nadal sta dalla parte di Jannik Sinner. Il 38enne spagnolo capace di vincere in carriera 22 Slam, e 14 Roland Garros, ha detto la sua sul caso Clostebol. Il mancino di Manacor confida nella bontà della giustizia e non ha dubbi sul come siano andate dunque le cose e in particolare sulla buona fede del suo più giovane collega. Una presa di posizione netta da parte di un giocatore dall'esperienza eccezionale.

Nadal dalla parte di Sinner sul caso Clostebol

In un'intervista televisiva per El Hormiguero, Rafa Nadal ha dimostrato di aver le idee chiare sulla vicenda dell'attuale numero uno al mondo Sinner, scagionato dalle accuse di doping: "Ho una virtù o un difetto, che è che credo nella buona fede delle persone. Conosco Sinner e non credo che volesse doparsi. La giustizia è giustizia e non credo che ci debba piacere solo quando è risolta nel modo in cui pensiamo". Un messaggio forte e diretto quello di Nadal.

Caso Sinner, Nadal crede nella giustizia e reputa giusta la scelta su Jannik

Al contrario di quanto dichiarato da altri giocatori, in primis Kyrgios schieratosi contro Sinner e dalla parte di tutti i tennisti non contenti per la presunta disparità di trattamento dopo la positività, Nadal ha massima fiducia nella giustizia: "Credo negli organi che devono prendere decisioni e le prendono in base a ciò che ritengono corretto. Confido che se non è stato sanzionato è perché coloro che hanno dovuto giudicare questo caso hanno visto chiaramente che ciò che è successo non era punibile".

Nessun favoritismo dunque per Sinner alla luce del suo status di numero uno al mondo, con buona pace di chi pensa sia stato"graziato" da uno stop preventivo rispetto ad altri colleghi. Per questo Rafa chiosa: "Non credo che lo abbiano giudicato innocente semplicemente perché è il numero 1 al mondo. L'opinione di tutti è rispettabile e la mia è questa". Insomma per un campione del calibro di Nadal non ci sono dubbi sulla vicenda, che sembra essere definitivamente chiusa.

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